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Il Giardino di Eden

7. Il destino di Eden

73:7.1

Dopo che il primo giardino fu lasciato da Adamo, fu variamente occupato dai Noditi, dai Cutiti e dai Suntiti. Esso divenne più tardi il luogo di abitazione dei Noditi del nord che erano contrari alla cooperazione con gli Adamiti. La penisola era stata invasa da questi Noditi di livello inferiore da quasi quattromila anni dopo che Adamo aveva lasciato il Giardino quando, in connessione con la violenta attività dei vulcani circostanti e la sommersione dell’istmo che collegava la Sicilia all’Africa, il fondale orientale del Mare Mediterraneo affondò, trascinando sotto le acque l’intera penisola edenica. Contemporaneamente a questa vasta sommersione la costa orientale del Mediterraneo fu considerevolmente innalzata. Questa fu la fine della più bella creazione naturale che Urantia abbia mai ospitato. Lo sprofondamento non fu improvviso; ci vollero parecchie centinaia di anni per sommergere completamente l’intera penisola.

73:7.2

Noi non possiamo considerare questa scomparsa del Giardino come risultante, in qualche modo, dal fallimento dei piani divini o come conseguenza degli errori di Adamo ed Eva. Riteniamo che la sommersione di Eden sia stata nient’altro che un avvenimento naturale, ma ci sembra che l’inabissamento del Giardino sia stato regolato in modo da farlo coincidere all’incirca con la data in cui l’accumulo delle riserve della razza viola sarebbe stato sufficiente per intraprendere l’opera di riabilitazione dei popoli del mondo.

73:7.3

I Melchizedek avevano consigliato ad Adamo di non iniziare il programma di elevazione e di mescolanza delle razze prima che la sua famiglia avesse raggiunto il mezzo milione di membri. Non fu mai inteso che il Giardino dovesse essere la dimora permanente degli Adamiti. Essi dovevano divenire gli emissari di una nuova vita per tutto il mondo; si sarebbero mobilitati per un conferimento disinteressato alle razze della terra che ne avevano bisogno.

73:7.4

Le istruzioni date ad Adamo dai Melchizedek implicavano che egli avrebbe istituito dei centri razziali, continentali e divisionali, affidati alla responsabilità dei suoi figli e delle sue figlie diretti, mentre lui ed Eva avrebbero diviso il loro tempo tra queste varie capitali mondiali come consiglieri e coordinatori del ministero mondiale di elevazione biologica, di progresso intellettuale e di riabilitazione morale.

73:7.5

[Presentato da Solonia, la serafica “voce nel Giardino”.]


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