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Fascicolo 72
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Il governo su un pianeta vicino

9. Il piano del suffragio universale

72:9.1

Benché per i candidati a tutti gli incarichi pubblici sia obbligatorio il diploma delle scuole d’arte di governo provinciali, regionali o federali, i dirigenti progressisti di questa nazione individuarono un grave difetto nel loro piano di suffragio universale, e circa cinquant’anni fa adottarono dei provvedimenti costituzionali per un sistema modificato di votazione che includeva le seguenti particolarità:

72:9.2

1. Ogni uomo o donna dai vent’anni in su dispone di un voto. Al raggiungimento di questa età tutti i cittadini devono accettare l’inserimento in due gruppi di elettori: s’iscriveranno al primo in base alla loro funzione economica—industriale, professionale, agricola o commerciale; entreranno nel secondo gruppo a seconda delle loro inclinazioni politiche, filosofiche e sociali. In tal modo tutti i lavoratori appartengono ad un gruppo elettorale economico, e queste corporazioni, alla stregua delle associazioni non economiche, sono regolate in modo molto simile a quello del governo nazionale con la sua triplice divisione dei poteri. L’iscrizione a questi gruppi non può essere cambiata per dodici anni.

72:9.3

2. Su proposta dei governatori di Stato o dei capi esecutivi regionali, e su disposizione dei consigli supremi regionali, agli individui che hanno reso grandi servizi alla società o che hanno dimostrato una straordinaria saggezza nei servizi governativi, possono essere assegnati dei voti addizionali non più spesso di ogni cinque anni e senza superare nove di tali voti addizionali. Il suffragio massimo di un elettore multiplo è di dieci voti. Gli scienziati, gli inventori, gli educatori, i filosofi ed i capi spirituali sono anch’essi beneficiati ed onorati in tal modo di un potere politico accresciuto. Questi elevati privilegi civici sono conferiti dai consigli supremi di Stato e regionali in modo molto simile al conferimento di diplomi da parte delle scuole superiori speciali, ed i beneficiari sono fieri di aggiungere i simboli di tale riconoscimento civico, assieme ai loro altri diplomi, alla lista delle loro realizzazioni personali.

72:9.4

3. Tutti gli individui condannati ai lavori forzati nelle miniere e tutti gli impiegati governativi retribuiti con il ricavato delle imposte, durante i periodi di tali servizi non hanno diritto di voto. Questa disposizione non si applica alle persone anziane che sono andate in pensione all’età di sessantacinque anni.

72:9.5

4. Ci sono cinque categorie di suffragio che riflettono la media delle imposte pagate annualmente per ogni periodo quinquennale. Ai contribuenti maggiori sono concessi dei voti supplementari fino ad un massimo di cinque. Questa concessione è indipendente da ogni altro riconoscimento, ma in nessun caso una persona può disporre di più di dieci voti.

72:9.6

5. Nel momento in cui fu adottato questo sistema di votazione, il metodo elettorale territoriale fu abbandonato a favore del sistema economico o di funzione. Tutti i cittadini votano ora in quanto membri di gruppi industriali, sociali o professionali, indipendentemente dalla loro residenza. In tal modo l’elettorato è composto di gruppi integrati, unificati ed intelligenti che eleggono solo i loro membri migliori ai posti governativi di fiducia e di responsabilità. C’è una sola eccezione a questo piano di suffragio per funzioni o per gruppi: l’elezione di un capo esecutivo federale ogni sei anni avviene con votazione nazionale, e nessun cittadino dispone di più di un voto.

72:9.7

In tal modo, salvo che nell’elezione del capo esecutivo, il suffragio è esercitato da gruppi economici, professionali, intellettuali e sociali di cittadini. Lo Stato ideale è organico ed ogni gruppo libero ed intelligente di cittadini rappresenta un organo vitale e funzionale all’interno del più ampio organismo governativo.

72:9.8

Le scuole d’arte di governo hanno il potere di promuovere un’azione davanti ai tribunali di Stato per far ritirare il diritto di voto ad ogni individuo tarato, ozioso, apatico o criminale. Questo popolo riconosce che, quando il cinquanta per cento di una nazione è composta di elementi inferiori o degenerati in possesso del diritto di voto, tale nazione è condannata. Essi credono che il predominio della mediocrità significhi la rovina di una nazione. Il voto è obbligatorio; sono comminate forti ammende a coloro che non danno il loro voto.


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