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Il Corpo della Finalità

10. L’avventura finale

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L’Architetto Maestro decano ha la supervisione dei sette Corpi della Finalità, che sono:

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1. Il Corpo dei Finalitari Mortali.

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2. Il Corpo dei Finalitari del Paradiso.

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3. Il Corpo dei Finalitari Trinitizzati.

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4. Il Corpo dei Finalitari Trinitizzati Congiunti.

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5. Il Corpo dei Finalitari di Havona.

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6. Il Corpo dei Finalitari Trascendentali.

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7. Il Corpo dei Figli del Destino Non Rivelati.

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Ognuno di questi corpi del destino ha un capo che lo presiede, e i sette capi costituiscono il Consiglio Supremo del Destino in Paradiso. Durante la presente era dell’universo Grandfanda è il capo di questo corpo supremo di designazione universale dei figli del destino ultimo.

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L’insieme di questi sette corpi finalitari rappresenta la mobilitazione della realtà di potenziali, personalità, menti, spiriti, absoniti e delle realtà esperienziali che trascendono probabilmente anche le funzioni future dell’Essere Supremo nell’universo maestro. Questi sette corpi finalitari rappresentano probabilmente l’attività attuale della Trinità Ultima, impegnata a riunire le forze del finito e dell’absonito in preparazione di sviluppi inconcepibili negli universi dello spazio esterno. Niente di simile a questa mobilitazione si è verificato sin dai tempi prossimi all’eternità in cui la Trinità del Paradiso mobilitò in modo analogo le personalità allora esistenti del Paradiso e di Havona e le incaricò come amministratori e governanti dei progettati sette superuniversi del tempo e dello spazio. I sette corpi finalitari rappresentano la risposta della divinità del grande universo ai bisogni futuri dei potenziali non sviluppati negli universi esterni di attività future-eterne.

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Noi ci avventuriamo a prevedere universi esterni di mondi abitati futuri e più grandi, nuove sfere popolate da nuovi ordini di esseri mirabili ed unici, un universo materiale sublime nella sua ultimità, un’immensa creazione mancante di un solo importante dettaglio—la presenza di un’esperienza finita effettiva nella vita universale dell’esistenza ascendente. Questo universo verrà all’esistenza con un enorme svantaggio esperienziale: quello di non aver partecipato all’evoluzione dell’Onnipotente Supremo. Questi universi esterni beneficeranno tutti del ministero incomparabile e del supercontrollo superno dell’Essere Supremo, ma il fatto stesso della sua presenza attiva precluderà la loro partecipazione all’attuazione della Deità Suprema.

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Durante la presente era dell’universo le personalità in evoluzione del grande universo soffrono di molte difficoltà dovute all’attuazione incompleta della sovranità di Dio il Supremo, ma noi stiamo tutti condividendo l’esperienza straordinaria della sua evoluzione. Noi ci evolviamo in lui ed egli si evolve in noi. Ad un dato momento dell’eterno futuro l’evoluzione della Deità Suprema diverrà un fatto compiuto della storia universale, e l’opportunità di partecipare a questa meravigliosa esperienza sarà scomparsa dalla scena d’azione cosmica.

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Ma quelli di noi che hanno acquisito questa esperienza singolare durante la giovinezza dell’universo la custodiranno come un tesoro per tutta l’eternità futura. Molti tra noi avanzano l’ipotesi che la missione delle riserve dei mortali ascendenti e perfezionati del Corpo della Finalità, che si stanno progressivamente ammassando, in associazione con gli altri sei corpi similari in fase di reclutamento, possa essere quella di amministrare questi universi esterni nello sforzo di compensare le loro deficienze esperienziali derivanti dal non aver partecipato all’evoluzione dell’Essere Supremo nel tempo-spazio.

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Queste deficienze sono inevitabili su tutti i livelli dell’esistenza universale. Durante la presente era dell’universo noi dei livelli superiori delle esistenze spirituali scendiamo attualmente ad amministrare gli universi evoluzionari e ad assistere i mortali ascendenti, sforzandoci in tal modo di rimediare alle loro deficienze nelle realtà della più elevata esperienza spirituale.

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Ma anche se in realtà non conosciamo nulla dei piani degli Architetti dell’Universo Maestro riguardo a queste creazioni esterne, nondimeno siamo certi di tre cose:

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1. C’è effettivamente un immenso e nuovo sistema di universi che si sta gradualmente organizzando nei domini dello spazio esterno. Nuovi ordini di creazioni fisiche, enormi e giganteschi cerchi formicolanti di universi su universi situati molto al di là degli attuali confini delle creazioni popolate ed organizzate, sono già visibili attraverso i vostri telescopi. Al presente queste creazioni esterne sono interamente fisiche; esse sono apparentemente disabitate e sembrano essere prive di amministrazione da parte di creature.

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2. Da ere continua la mobilitazione paradisiaca inspiegata e totalmente misteriosa degli esseri ascendenti e perfezionati del tempo e dello spazio, in associazione con gli altri sei corpi di finalitari.

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3. In concomitanza con queste operazioni, la Persona Suprema della Deità sta estendendo il suo potere come sovrano onnipotente delle supercreazioni.

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Considerando questo sviluppo trino che abbraccia creature, universi e Deità, possiamo essere criticati se prevediamo che qualcosa di nuovo e di non rivelato si stia avvicinando al suo apogeo nell’universo maestro? Non è naturale che associamo questa plurisecolare mobilitazione ed organizzazione di universi fisici su scala fino ad ora sconosciuta e l’emersione della personalità dell’Essere Supremo a questo piano stupefacente per elevare i mortali del tempo alla perfezione divina e la loro successiva mobilitazione in Paradiso nel Corpo della Finalità—una designazione e un destino avvolti nel mistero universale? In tutta Uversa è in aumento la credenza che il Corpo della Finalità in corso di formazione sia destinato a qualche servizio futuro negli universi dello spazio esterno, dove noi siamo già in grado d’identificare il raggruppamento di almeno settantamila aggregazioni di materia, ciascuna delle quali è più grande di qualunque superuniverso attuale.

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I mortali evoluzionari nascono sui pianeti dello spazio, passano per i mondi morontiali, ascendono gli universi spirituali, attraversano le sfere di Havona, trovano Dio, raggiungono il Paradiso e sono arruolati nel Corpo primario della Finalità per attendervi la loro successiva assegnazione al servizio universale. Vi sono altri sei corpi della finalità in corso di formazione, però Grandfanda, il primo ascendente mortale, presiede come capo paradisiaco a tutti gli ordini di finalitari. Quando contempliamo questo spettacolo sublime, noi tutti esclamiamo: quale destino glorioso per i figli del tempo di origine animale, i figli materiali dello spazio!


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[Patrocinato congiuntamente da un Consigliere Divino e da un Privo di Nome e Numero, autorizzati a questa funzione dagli Antichi dei Giorni di Uversa.]

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Questi trentuno fascicoli che descrivono la natura della Deità, la realtà del Paradiso, l’organizzazione ed il funzionamento dell’universo centrale e dei superuniversi, le personalità del grande universo e l’alto destino dei mortali evoluzionari, sono stati patrocinati, formulati ed esposti in lingua inglese da un’alta commissione composta di ventiquattro amministratori di Orvonton, agenti in conformità ad un mandato emesso dagli Antichi dei Giorni di Uversa, che disponeva che ciò fosse fatto su Urantia, numero 606 di Satania, in Norlatiadek di Nebadon, nell’anno 1934 dell’era cristiana.


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Traduzione italiano © Fondazione Urantia. Tutti i diritti riservati.