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Le apparizioni morontiali di Gesù

5. La camminata con due fratelli

190:5.1

Ad Emmaus, situato a circa dieci chilometri ad ovest di Gerusalemme, vivevano due fratelli pastori che avevano trascorso la settimana di Pasqua a Gerusalemme assistendo ai sacrifici, alle cerimonie e alle feste. Cleopa, il maggiore, era parzialmente credente in Gesù; per questo almeno egli era stato cacciato dalla sinagoga. Suo fratello Giacobbe non era un credente, benché fosse molto incuriosito da ciò che aveva udito sugli insegnamenti e sulle opere del Maestro.

190:5.2

In questa domenica pomeriggio, a circa cinque chilometri da Gerusalemme e pochi minuti prima delle cinque, mentre questi due fratelli camminavano faticosamente lungo la strada per Emmaus, parlavano molto seriamente di Gesù, dei suoi insegnamenti, delle sue opere, e più particolarmente delle voci che la sua tomba era vuota e che alcune donne avevano parlato con lui. Cleopa era a metà incline a credere a queste voci, ma Giacobbe insisteva che l’intera faccenda era probabilmente un imbroglio. Mentre essi ragionavano e discutevano in questo modo durante il viaggio di ritorno verso casa, la manifestazione morontiale di Gesù, la sua settima apparizione, venne accanto a loro mentre camminavano. Cleopa aveva spesso ascoltato Gesù insegnare ed aveva mangiato con lui a casa di credenti di Gerusalemme in parecchie occasioni. Ma egli non riconobbe il Maestro nemmeno quando parlò liberamente con loro.

190:5.3

Dopo aver percorso un breve tratto con loro, Gesù disse: “Quali erano le parole che vi scambiavate così calorosamente quando mi sono avvicinato a voi?” E dopo che Gesù ebbe parlato, essi si fermarono e lo guardarono con triste sorpresa. Cleopa disse: “È possibile che tu soggiorni a Gerusalemme e non conosca gli avvenimenti che sono recentemente accaduti?” Allora il Maestro chiese: “Quali avvenimenti?” Cleopa replicò: “Se non conosci queste cose, sei il solo a Gerusalemme a non aver sentito queste voci concernenti Gesù di Nazaret, che era un profeta potente in parole ed in opere davanti a Dio e a tutto il popolo. I capi dei sacerdoti e i nostri dirigenti l’hanno consegnato ai Romani esigendo che lo crocifiggessero. Ora molti di noi avevano sperato che fosse colui che avrebbe liberato Israele dal giogo dei Gentili. Ma questo non è tutto. È ora il terzo giorno da quando egli è stato crocifisso, ed alcune donne ci hanno oggi stupito dichiarando che questa mattina molto presto sono andate alla sua tomba e l’hanno trovata vuota. E queste stesse donne insistono di aver parlato con quest’uomo; esse sostengono che è risuscitato dalla morte. E quando le donne hanno riferito ciò agli uomini, due dei suoi apostoli sono corsi alla tomba e l’hanno anch’essi trovata vuota”—e qui Giacobbe interruppe suo fratello per dire “ma essi non hanno visto Gesù”.

190:5.4

Mentre proseguivano il loro cammino, Gesù disse loro: “Quanto siete lenti a comprendere la verità! Se mi dite che è sugli insegnamenti e sulle opere di quest’uomo che discutete, allora posso illuminarvi, perché ho più che familiarità con questi insegnamenti. Non vi ricordate che questo Gesù ha sempre insegnato che il suo regno non era di questo mondo, e che tutti gli uomini, essendo figli di Dio, dovrebbero trovare libertà e liberazione nella gioia spirituale della comunità della fratellanza del servizio amorevole in questo nuovo regno della verità dell’amore del Padre celeste? Non vi ricordate come questo Figlio dell’Uomo proclamò la salvezza di Dio per tutti gli uomini, curando gli ammalati e gli afflitti e rendendo liberi coloro che erano impediti dalla paura e schiavi del male? Non sapete che quest’uomo di Nazaret disse ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme, essere consegnato ai suoi nemici, che lo avrebbero messo a morte, e che sarebbe risuscitato il terzo giorno? Non vi è stato detto tutto questo? E non avete mai letto nelle Scritture circa questo giorno di salvezza per gli Ebrei e i Gentili, dove è detto che in lui saranno benedette tutte le famiglie della terra; che egli ascolterà il grido dei bisognosi e salverà le anime dei poveri che lo cercano; che tutte le nazioni lo chiameranno benedetto? Che un tale Liberatore sarà come l’ombra di una grande roccia in un paese desertico. Che egli nutrirà il gregge come un vero pastore, raccogliendo gli agnelli nelle sue braccia e portandoli teneramente nel suo seno. Che aprirà gli occhi degli spiritualmente ciechi e che porterà i prigionieri della disperazione alla piena libertà e alla luce; che tutti coloro che sono nelle tenebre vedranno la grande luce della salvezza eterna. Che egli curerà i cuori spezzati, proclamerà la libertà ai prigionieri del peccato e aprirà la prigione a coloro che sono schiavi della paura e vincolati dal male. Che consolerà coloro che sono addolorati ed effonderà su di loro la gioia della salvezza al posto del dispiacere e dell’oppressione. Che sarà il desiderio di tutte le nazioni e la gioia perpetua di coloro che cercano la rettitudine. Che questo Figlio di verità e di rettitudine si ergerà sul mondo con una luce risanatrice ed un potere salvifico; ed anche che salverà il suo popolo dai suoi peccati; che cercherà realmente e salverà coloro che sono perduti. Che non distruggerà i deboli, ma porterà la salvezza a tutti coloro che hanno fame e sete di rettitudine. Che coloro che credono in lui avranno la vita eterna. Che egli spargerà il suo spirito su tutta la carne, e che questo Spirito della Verità sarà in ogni credente una sorgente d’acqua che zampillerà fino alla vita eterna. Non avete capito quanto grande era il vangelo del regno che quest’uomo vi ha dato? Non percepite quale grande salvezza è venuta su di voi?”

190:5.5

In questo momento essi erano giunti vicino al villaggio in cui abitavano i due fratelli. Questi due uomini non avevano detto una parola da quando Gesù aveva cominciato ad insegnare loro mentre camminavano lungo la strada. Essi arrivarono presto davanti alla loro umile dimora, e Gesù stava per congedarsi da loro, proseguendo per la strada, ma essi lo costrinsero ad entrare e a restare con loro. Essi insisterono che era ormai l’imbrunire e che egli si fermasse con loro. Alla fine Gesù acconsentì, e poco dopo essere entrati in casa, si sedettero per mangiare. Essi gli diedero il pane da benedire, e mentre egli cominciava a romperlo e a porgerlo loro, i loro occhi si aprirono e Cleopa riconobbe che il loro ospite era il Maestro stesso. E quando egli disse: “È il Maestro”, il Gesù morontiale scomparve dalla loro vista.

190:5.6

Ed allora si dissero l’un l’altro: “Non c’è da stupirsi che i nostri cuori ardessero in noi quando egli ci parlava mentre camminavamo lungo la strada! E mentre apriva alla nostra comprensione gli insegnamenti delle Scritture!”

190:5.7

Essi non si fermarono a mangiare. Avevano visto il Maestro morontiale, e uscirono precipitosamente dalla casa ritornando in fretta a Gerusalemme per diffondere la buona novella del Salvatore risorto.

190:5.8

Verso le nove di quella sera e poco prima che il Maestro apparisse ai dieci, questi due fratelli eccitati irruppero sugli apostoli nella sala al piano superiore dichiarando che avevano visto Gesù e che avevano parlato con lui. E raccontarono tutto ciò che Gesù aveva detto loro e come essi non avevano capito chi fosse fino al momento in cui spezzò il pane.


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