◄ 180:2
Fascicolo 180
180:4 ►

Il discorso di addio

3. L’inimicizia del mondo

180:3.1

Gli undici avevano appena cessato i loro commenti sul discorso della vite e dei tralci quando il Maestro, indicando che desiderava parlare loro ancora e sapendo che gli restava poco tempo, disse: “Quando vi avrò lasciati, non scoraggiatevi per l’inimicizia del mondo. Non abbattetevi nemmeno quando dei credenti codardi si rivolteranno contro di voi e si uniranno ai nemici del regno. Se il mondo vi odierà, non dimenticate che ha odiato me prima ancora di odiare voi. Se voi foste di questo mondo, allora il mondo amerebbe ciò che è suo, ma poiché non lo siete, il mondo rifiuta di amarvi. Voi siete in questo mondo, ma le vostre vite non saranno vissute alla maniera del mondo. Io vi ho scelti dal mondo per rappresentare lo spirito di un altro mondo presso questo stesso mondo da cui siete stati scelti. Ma ricordatevi sempre ciò che vi ho detto: il servo non è più grande del suo padrone. Se essi osano perseguitare me, perseguiteranno anche voi. Se le mie parole offendono i non credenti, anche le vostre parole offenderanno i malvagi. Ed essi vi faranno tutto ciò perché non credono né in me né in Colui che mi ha mandato; così voi subirete molte cose a causa del mio vangelo. Ma quando soffrirete queste tribolazioni, ricordatevi che anch’io ho sofferto prima di voi a causa di questo vangelo del regno dei cieli.

180:3.2

“Molti di coloro che vi assaliranno ignorano la luce del cielo, ma ciò non è vero per certuni che ora ci perseguitano. Se non avessimo insegnato loro la verità, essi potrebbero fare molte cose strane senza incorrere nella condanna, ma ora, poiché hanno conosciuto la luce ed hanno osato respingerla, non hanno alcuna scusa per il loro comportamento. Chi odia me odia mio Padre. Non può essere altrimenti; la luce che vi salverebbe se accettata, può solo condannarvi se coscientemente respinta. E che cosa ho fatto io a questi uomini perché mi odino con un astio così terribile? Nulla, se non offrire loro fratellanza sulla terra e salvezza in cielo. Ma non avete letto nella Scrittura il versetto: ‘Ed essi mi hanno odiato senza una causa’?

180:3.3

“Ma io non vi lascerò soli nel mondo. Molto presto, dopo che me ne sarò andato, vi manderò un aiutante spirituale. Avrete con voi uno che prenderà il mio posto tra di voi, uno che continuerà ad insegnarvi la via della verità, ed anche che vi consolerà.

180:3.4

“Che il vostro cuore non sia turbato. Voi credete in Dio; continuate a credere anche in me. Benché io debba lasciarvi, non sarò lontano da voi. Vi ho già detto che nell’universo di mio Padre vi sono molti luoghi di sosta. Se ciò non fosse vero, non vi avrei ripetutamente parlato di essi. Io sto per tornare in questi mondi di luce, in queste stazioni nel cielo del Padre alle quali ascenderete un giorno. Da tali luoghi io sono venuto in questo mondo, ed ora è vicino il momento in cui dovrò tornare all’opera di mio Padre nelle sfere del cielo.

180:3.5

“Se io vi precedo così nel regno celeste del Padre, vi manderò certamente a cercare affinché possiate essere con me nei luoghi che sono stati preparati per i figli mortali di Dio prima che questo mondo fosse. Anche se io devo lasciarvi, sarò presente con voi in spirito, e alla fine voi sarete con me in persona quando sarete ascesi a me nel mio universo, così come io sto per ascendere a mio Padre nel suo universo più grande. E ciò che vi ho detto è vero ed eterno, benché voi non possiate comprenderlo pienamente. Io vado dal Padre, e sebbene voi non possiate seguirmi ora, mi seguirete certamente nelle epoche future.”

180:3.6

Quando Gesù si sedette, Tommaso si alzò e disse: “Maestro, noi non sappiamo dove tu stai andando; quindi certamente non ne conosciamo la via. Ma ti seguiremo da questa sera stessa se ci mostrerai la via.”

180:3.7

Dopo aver ascoltato Tommaso, Gesù rispose: “Tommaso, io sono la via, la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non attraverso me. Tutti coloro che trovano il Padre, prima trovano me. Se conoscete me, conoscete la via che porta al Padre. E voi mi conoscete, perché avete vissuto con me ed ora mi vedete.”

180:3.8

Ma questo insegnamento era troppo profondo per molti degli apostoli, e specialmente per Filippo, il quale, dopo aver detto alcune parole a Natanaele, si alzò e disse: “Maestro. Mostraci il Padre, e tutto ciò che hai detto diverrà chiaro.”

180:3.9

E quando Filippo ebbe parlato, Gesù disse: “Filippo, sono stato così a lungo con te ed ancora non mi conosci? Dichiaro di nuovo che chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi allora dire: mostraci il Padre? Non credi che io sia nel Padre ed il Padre in me? Non ti ho insegnato che le parole che dico non sono parole mie ma le parole del Padre? Io parlo per il Padre e non da me stesso. Io sono in questo mondo per fare la volontà del Padre, e ciò ho fatto. Mio Padre dimora in me ed opera attraverso me. Credetemi quando dico che il Padre è in me e che io sono nel Padre, oppure credetemi per la vita stessa che ho vissuto—per le mie opere.”

180:3.10

Mentre il Maestro si allontanava per rinfrescarsi con dell’acqua, gli undici si misero a discutere animatamente su questi insegnamenti, e Pietro si stava preparando a fare un lungo discorso quando Gesù ritornò e fece loro segno di sedersi.


◄ 180:2
 
180:4 ►