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Gli ultimi giorni a Cafarnao

5. La movimentata domenica mattina

154:5.1

Il 22 maggio fu un giorno memorabile nella vita di Gesù. Questa domenica mattina, prima dell’alba, uno dei messaggeri di Davide arrivò in gran fretta da Tiberiade portando la notizia che Erode aveva autorizzato, o stava per autorizzare, l’arresto di Gesù da parte degli agenti del Sinedrio. Il ricevimento della notizia di questo incombente pericolo spinse Davide Zebedeo a svegliare i suoi messaggeri e a mandarli a tutti i gruppi locali di discepoli, convocandoli per una riunione urgente alle sette di quella mattina. Quando la cognata di Giuda (fratello di Gesù) udì questa notizia allarmante, avvisò tutta la famiglia di Gesù che abitava vicino, invitandoli a riunirsi immediatamente a casa di Zebedeo. Ed in risposta a questo frettoloso appello, vi si riunirono subito Maria, Giacomo, Giuseppe, Giuda e Rut.

154:5.2

In questa riunione di primo mattino Gesù impartì le sue ultime istruzioni ai discepoli riuniti; cioè disse loro momentaneamente addio, sapendo bene che sarebbero stati presto cacciati da Cafarnao. Egli raccomandò a tutti loro di cercare Dio come guida e di portare avanti l’opera del regno senza preoccuparsi delle conseguenze. Gli evangelisti dovevano lavorare come ritenevano opportuno fino al momento in cui sarebbero stati chiamati. Egli scelse dodici evangelisti per accompagnarlo; ordinò ai dodici apostoli di rimanere con lui qualunque cosa accadesse. Diede istruzioni alle dodici donne di rimanere nelle case di Zebedeo e di Pietro fino a che non le avesse mandate a chiamare.

154:5.3

Gesù permise a Davide Zebedeo di continuare il suo servizio di messaggeri in tutto il paese, e salutando il Maestro poco dopo, Davide disse: “Prosegui la tua opera, Maestro. Non permettere che i fanatici ti prendano, e non dubitare mai che i messaggeri ti seguiranno. I miei uomini non perderanno mai il contatto con te, e tramite loro tu avrai notizie del regno nelle altre parti, e per mezzo loro noi saremo tutti informati su di te. Niente di ciò che può accadere a me interferirà con questo servizio, perché ho designato un primo ed un secondo capo, ed anche un terzo. Io non sono né un istruttore né un predicatore, ma mi sta a cuore fare questo, e nessuno può fermarmi.”

154:5.4

Alle sette e mezzo circa di questa mattina Gesù rivolse il suo discorso di congedo ad un centinaio di credenti che si erano ammassati all’interno della casa per ascoltarlo. Questo era un avvenimento solenne per tutti i presenti, ma Gesù sembrava insolitamente gaio; era nuovamente nel suo stato normale. La serietà durata settimane era scomparsa ed egli ispirava tutti loro con le sue parole di fede, di speranza e di coraggio.


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