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La Trinità del Paradiso

8. La Trinità al di là del finito

10:8.1

Molte verità e fatti concernenti la Trinità del Paradiso possono essere compresi, pur parzialmente, solo riconoscendone una funzione che trascende il finito.

10:8.2

Sarebbe inopportuno discutere le funzioni della Trinità dell’Ultimità, ma si può rivelare che Dio l’Ultimo è la manifestazione della Trinità compresa dai Trascendentali. Noi siamo inclini a credere che l’unificazione dell’universo maestro sia l’atto eventuante dell’Ultimo e che rifletta probabilmente certe fasi, ma non tutte, del supercontrollo absonito della Trinità del Paradiso. L’Ultimo è una manifestazione qualificata della Trinità in rapporto all’absonito solo nel senso che il Supremo rappresenta così, parzialmente, la Trinità in rapporto al finito.

10:8.3

Il Padre Universale, il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito sono in un certo senso le personalità costituenti la Deità totale. La loro unione nella Trinità del Paradiso e la funzione assoluta della Trinità equivalgono alla funzione della Deità totale. E questo completamento della Deità trascende sia il finito sia l’absonito.

10:8.4

Mentre nessuna singola persona delle Deità del Paradiso rappresenta effettivamente tutto il potenziale della Deità, tutte e tre insieme lo rappresentano. Tre persone infinite sembrano costituire il numero minimo di esseri necessari per attivare il potenziale prepersonale ed esistenziale della Deità totale—l’Assoluto della Deità.

10:8.5

Noi conosciamo il Padre Universale, il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito come persone, ma io non conosco personalmente l’Assoluto della Deità. Io amo e adoro Dio il Padre; rispetto ed onoro l’Assoluto della Deità.

10:8.6

Ho soggiornato un tempo in un universo in cui un certo gruppo di esseri insegnava che i finalitari, nell’eternità, sarebbero alla fine divenuti i figli dell’Assoluto della Deità. Ma io rifiuto di accettare questa soluzione del mistero che avvolge il futuro dei finalitari.

10:8.7

Il Corpo della Finalità comprende, tra gli altri, quei mortali del tempo e dello spazio che hanno raggiunto la perfezione in tutto ciò che concerne la volontà di Dio. In quanto creature e nei limiti della capacità delle creature, essi conoscono pienamente e veramente Dio. Avendo così trovato Dio come Padre di tutte le creature, questi finalitari devono prima o poi cominciare la ricerca del Padre superfinito. Ma questa ricerca implica la comprensione della natura absonita degli attributi e del carattere ultimi del Padre del Paradiso. L’eternità svelerà se un tale conseguimento è possibile, ma noi siamo convinti che, anche se i finalitari raggiungeranno questa ultimità della divinità, saranno probabilmente incapaci di raggiungere i livelli superultimi della Deità assoluta.

10:8.8

È forse possibile che i finalitari raggiungano parzialmente l’Assoluto della Deità, ma anche se lo facessero, nell’eternità delle eternità il problema dell’Assoluto Universale continuerebbe ancora a disorientare, confondere, sconcertare e sfidare i finalitari ascendenti in progresso, poiché noi percepiamo che l’insondabilità delle relazioni cosmiche dell’Assoluto Universale tenderà ad aumentare di proporzione a mano a mano che gli universi materiali e la loro amministrazione spirituale continueranno ad espandersi.

10:8.9

Soltanto l’infinità può rivelare il Padre-Infinito.

10:8.10

[Patrocinato da un Censore Universale agente per autorità degli Antichi dei Giorni residenti su Uversa.]


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