◄ 0:10
Introduzione
0:12 ►

Introduzione

XI. I Tre Assoluti

0:11.1

Quando il pensiero congiunto del Padre Universale e del Figlio Eterno, funzionante nel Dio dell’Azione, costituì la creazione dell’universo divino e centrale, il Padre seguì l’espressione del suo pensiero nella parola di suo Figlio e nell’azione del loro Esecutore Congiunto, differenziando la sua presenza in Havona dai potenziali dell’infinità. Questi potenziali non rivelati dell’infinità restano celati, nello spazio, nell’Assoluto Non Qualificato e divinamente avvolti nell’Assoluto della Deità, mentre questi due divengono uno nel funzionamento dell’Assoluto Universale, l’infinità-unità non rivelata del Padre del Paradiso.

0:11.2

Sia la potenza della forza cosmica che la potenza della forza dello spirito sono in corso di progressiva rivelazione-realizzazione, via via che l’arricchimento di tutta la realtà si compie mediante la crescita esperienziale e la correlazione dell’esperienziale con l’esistenziale da parte dell’Assoluto Universale. Grazie alla presenza equilibratrice dell’Assoluto Universale, la Prima Sorgente e Centro realizza un’estensione del potere esperienziale, gode dell’identificazione con le sue creature evoluzionarie e completa l’espansione della Deità esperienziale sui livelli di Supremazia, Ultimità e Assolutezza.

0:11.3

Quando non è possibile distinguere pienamente l’Assoluto della Deità dall’Assoluto Non Qualificato, la loro presunta funzione congiunta o presenza coordinata è indicata come l’azione dell’Assoluto Universale.

0:11.4

1. L’Assoluto della Deità sembra essere l’onnipotente attivatore, mentre l’Assoluto Non Qualificato pare essere il meccanizzatore totalmente efficace dell’universo degli universi supremamente unificato e definitivamente coordinato, nonché di miriadi di universi, creati, in corso di creazione ed ancora da creare.

0:11.5

L’Assoluto della Deità non può reagire in modo subassoluto ad alcuna situazione nell’universo, o almeno non lo fa. Ogni risposta di questo Assoluto ad una determinata situazione pare essere data in termini di benessere dell’intera creazione di cose e di esseri, non soltanto nel suo presente stato d’esistenza, ma anche in vista delle infinite possibilità di tutta l’eternità futura.

0:11.6

L’Assoluto della Deità è quel potenziale che è stato separato dalla realtà totale ed infinita per scelta del libero arbitrio del Padre Universale, e nel quale hanno luogo tutte le attività della divinità—esistenziali ed esperienziali. Questo è l’Assoluto Qualificato che si contraddistingue dall’Assoluto Non Qualificato; ma l’Assoluto Universale si sovraggiunge ad entrambi nell’inglobamento di tutto il potenziale assoluto.

0:11.7

2. L’Assoluto Non Qualificato è non personale, extradivino e non deificato. L’Assoluto Non Qualificato è perciò privo di personalità, di divinità e di ogni prerogativa di creatore. Né fatto o verità, né esperienza o rivelazione, né filosofia o absonità sono in grado di penetrare la natura ed il carattere di questo Assoluto senza qualificazione nell’universo.

0:11.8

Sia chiaro che l’Assoluto Non Qualificato è una realtà positiva che pervade il grande universo e che, apparentemente, si estende con uguale presenza spaziale sulle, nelle, e all’esterno delle attività di forza e delle evoluzioni premateriali delle vertiginose distese delle regioni spaziali situate al di là dei sette superuniversi. L’Assoluto Non Qualificato non è un mero negativismo di un concetto filosofico basato sulle ipotesi di sofisticherie metafisiche concernenti l’universalità, il dominio ed il primato dell’incondizionato e del non qualificato. L’Assoluto Non Qualificato è un supercontrollo positivo dell’universo nell’infinità. Questo supercontrollo è illimitato in forza spaziale, ma è nettamente condizionato dalla presenza della vita, della mente, dello spirito e della personalità, ed è inoltre condizionato dalle reazioni della volontà e dai mandati finalizzati della Trinità del Paradiso.

0:11.9

Noi siamo convinti che l’Assoluto Non Qualificato non è un’influenza indifferenziata che pervade ogni cosa, comparabile ai concetti panteistici della metafisica o all’antica ipotesi scientifica dell’etere. L’Assoluto Non Qualificato è illimitato quanto a forza e condizionato dalla Deità, ma noi non percepiamo appieno la relazione di questo Assoluto con le realtà spirituali degli universi.

0:11.10

3. L’Assoluto Universale, lo deduciamo per logica, era inevitabile nell’atto del libero arbitrio assoluto del Padre Universale di differenziazione delle realtà universali in valori deificati e non deificati—personalizzabili e non personalizzabili. L’Assoluto Universale è il fenomeno della Deità indicante la risoluzione della tensione creata dall’atto del libero arbitrio che differenzia in tal modo la realtà universale e funziona come coordinatore associativo di queste somme totali delle potenzialità esistenziali.

0:11.11

La presenza-tensione dell’Assoluto Universale significa l’aggiustamento del differenziale tra realtà di deità e realtà non deificata inerente alla separazione della dinamica della divinità dotata di libero arbitrio da quella statica dell’infinità non qualificata.

0:11.12

Ricordate sempre che l’infinità potenziale è assoluta ed inseparabile dall’eternità. L’infinità reale nel tempo non può che essere parziale e quindi deve essere non assoluta; nemmeno l’infinità della personalità reale può essere assoluta, eccetto che nella Deità non qualificata. Ed è il differenziale di potenziale d’infinità tra l’Assoluto Non Qualificato e l’Assoluto della Deità che rende eterno l’Assoluto Universale, rendendo così cosmicamente possibile avere universi materiali nello spazio e spiritualmente possibile avere personalità finite nel tempo.

0:11.13

Il finito può coesistere nel cosmo insieme all’Infinito soltanto per la presenza associativa dell’Assoluto Universale che equilibra così perfettamente le tensioni tra tempo ed eternità, tra finito ed infinito, tra potenziale della realtà ed attualità della realtà, tra Paradiso e spazio, tra uomo e Dio. Associativamente l’Assoluto Universale costituisce l’identificazione della zona di realtà evoluzionaria progressiva esistente nel tempo-spazio, e nel tempo-spazio trasceso, universi di manifestazione subinfinita di Deità.

0:11.14

L’Assoluto Universale è il potenziale della Deità statico-dinamica funzionalmente realizzabile sui livelli di tempo-eternità come valori finiti-assoluti e come possibilità di approccio esperienziale-esistenziale. Questo aspetto incomprensibile della Deità può essere statico, potenziale ed associativo, ma non è esperienzialmente creativo o evoluzionario per ciò che concerne le personalità intelligenti che funzionano attualmente nell’universo maestro.

0:11.15

L’Assoluto. I due Assoluti—qualificato e non qualificato—benché sembrino operare in modo così divergente quando sono presi in considerazione dalle creature dotate di mente, sono perfettamente e divinamente unificati nell’Assoluto Universale e per mezzo di lui. In ultima analisi ed in comprensione finale tutti e tre sono un solo Assoluto. Ai livelli subinfiniti essi sono funzionalmente differenziati, ma nell’infinità sono UNO.

0:11.16

Noi non usiamo mai il termine Assoluto come negazione di alcunché né come diniego di qualcosa. Né consideriamo l’Assoluto Universale come autodeterminantesi, come una sorta di Deità panteistica ed impersonale. L’Assoluto, in tutto ciò che concerne la personalità nell’universo, è strettamente limitato dalla Trinità e dominato dalla Deità.


◄ 0:10
 
0:12 ►