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Fascicolo 93
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Machiventa Melchizedek

2. Il Saggio di Salem

93:2.1

Fu 1.973 anni prima della nascita di Gesù che Machiventa fu conferito alle razze umane di Urantia. Il suo arrivo non fu spettacolare; la sua materializzazione non fu testimoniata da occhi umani. Egli fu osservato per la prima volta da un mortale nel memorabile giorno in cui entrò nella tenda di Amdon, un allevatore caldeo di origine sumera. E la proclamazione della sua missione fu contenuta nella semplice dichiarazione che egli fece a questo pastore: “Io sono Melchizedek, sacerdote di El Elyon, l’Altissimo, il solo ed unico Dio.”

93:2.2

Quando il pastore si fu ripreso dallo stupore, e dopo che ebbe pressato questo straniero con numerose domande, chiese a Melchizedek di cenare con lui, e questa fu la prima volta nella sua lunga carriera universale che Machiventa mangiò alimenti materiali, il cibo che l’avrebbe sostentato per tutti i suoi novantaquattro anni di vita come essere materiale.

93:2.3

Quella notte, mentre conversavano sotto le stelle, Melchizedek iniziò la sua missione di rivelazione della verità della realtà di Dio quando, con un ampio movimento del braccio, si volse verso Amdon dicendo: “El Elyon, l’Altissimo, è il creatore divino delle stelle del firmamento ed anche di questa stessa terra sulla quale noi viviamo, ed è anche il Dio supremo del cielo.”

93:2.4

In pochi anni Melchizedek riunì attorno a sé un gruppo di allievi, di discepoli e di credenti che formò il nucleo della successiva comunità di Salem. Egli fu ben presto conosciuto in tutta la Palestina come il sacerdote di El Elyon, l’Altissimo, e come il saggio di Salem. Tra alcune delle tribù circostanti era spesso chiamato lo sceicco, o il re, di Salem. Salem era il luogo che dopo la scomparsa di Melchizedek divenne la città di Jebus, successivamente chiamata Gerusalemme.

93:2.5

Nelle apparenze personali Melchizedek sembrava un membro degli allora popoli misti noditi e sumeri; era alto circa un metro e ottanta ed aveva un aspetto imponente. Egli parlava il caldeo ed una mezza dozzina di altre lingue. Vestiva in modo simile ai sacerdoti cananei, salvo che sul suo petto portava un emblema di tre cerchi concentrici, il simbolo in Satania della Trinità del Paradiso. Nel corso del suo ministero questa insegna di tre cerchi concentrici fu considerata talmente sacra dai suoi discepoli che questi non osarono mai servirsene, e fu presto dimenticata dopo poche generazioni.

93:2.6

Sebbene Machiventa avesse vissuto alla maniera degli uomini del regno, non si sposò mai, né avrebbe potuto lasciare dei discendenti sulla terra. Il suo corpo fisico, pur assomigliando a quello di un maschio umano, era in realtà dell’ordine di quei corpi costruiti appositamente ed impiegati dai cento membri materializzati del personale del Principe Caligastia, eccetto che egli non portava il plasma vitale di alcuna razza umana. Né era disponibile su Urantia l’albero della vita. Se Machiventa fosse rimasto sulla terra per un lungo periodo, il suo meccanismo fisico si sarebbe progressivamente deteriorato. Comunque sia, egli terminò la sua missione di conferimento in novantaquattro anni, molto prima che il suo corpo materiale avesse cominciato a disintegrarsi.

93:2.7

Questo Melchizedek incarnato ricevette un Aggiustatore di Pensiero, che abitò la sua personalità superumana come monitore del tempo e mentore della carne, acquisendo in tal modo quell’esperienza e quell’introduzione pratica circa i problemi di Urantia e la tecnica di risiedere in un Figlio incarnato che consentirono a questo spirito del Padre di funzionare così validamente nella mente umana del successivo Figlio di Dio, Micael, quando apparve sulla terra nelle sembianze della carne mortale. Questo è il solo Aggiustatore di Pensiero ad aver mai funzionato in due menti su Urantia, ma entrambe le menti erano tanto divine quanto umane.

93:2.8

Durante la sua incarnazione Machiventa restò in continuo contatto con i suoi undici compagni del corpo di custodi planetari, ma non poteva comunicare con altri ordini di personalità celesti. All’infuori degli amministratori fiduciari Melchizedek, egli non aveva contatti maggiori con intelligenze superumane di quanti ne avesse un essere umano.


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