L’elevazione delle terre e la separazione dei mari stavano lentamente cambiando il clima del mondo; esso si raffreddava progressivamente, ma era ancora mite. Sequoie e magnolie crescevano in Groenlandia, ma le piante subtropicali cominciavano ad emigrare verso sud. Alla fine di questo periodo queste piante e questi alberi dei climi caldi erano largamente scomparsi dalle latitudini settentrionali; il loro posto era stato preso da piante più resistenti e dagli alberi a foglie caduche.
Ci fu un grande aumento delle varietà di erbe, e i denti di molte specie di mammiferi si modificarono gradualmente per conformarsi al tipo di dentizione attuale degli animali da pascolo.
25.000.000 di anni fa si produsse una leggera sommersione delle terre dopo una lunga epoca di emersione. La regione delle Montagne Rocciose rimase molto elevata, cosicché i materiali da erosione continuarono a depositarsi su tutte le pianure orientali. Le Sierras furono nuovamente innalzate; in effetti da allora non hanno mai cessato di elevarsi. La grande faglia verticale di circa sei chilometri e mezzo nella regione della California risale a questo periodo.
20.000.000 di anni fa fu veramente l’epoca d’oro dei mammiferi. L’istmo dello Stretto di Bering era emerso, e numerosi gruppi di animali emigrarono dall’Asia all’America del Nord; essi comprendevano mastodonti a quattro zanne, rinoceronti dalle zampe corte e molte varietà di felini.
Apparvero i primi cervi e l’America del Nord fu presto invasa da ruminanti—cervi, buoi, cammelli, bisonti e numerose specie di rinoceronti—ma i porci giganti, che raggiungevano circa due metri di altezza, si estinsero.
Gli enormi elefanti di questo periodo e di quelli successivi possedevano un grande cervello ed un grande corpo, ed invasero ben presto il mondo intero ad eccezione dell’Australia. Per una volta il mondo era dominato da un animale enorme con un cervello sufficientemente grande da permettergli di sopravvivere. A fronte della vita altamente intelligente di queste ere, nessun animale della taglia di un elefante avrebbe potuto sopravvivere a meno di possedere un cervello di grande dimensione e di qualità superiore. Per intelligenza e facoltà di adattamento l’elefante è avvicinato solo dal cavallo ed è superato soltanto dall’uomo stesso. Malgrado ciò, delle cinquanta specie di elefanti esistenti all’inizio di questo periodo, solamente due sono sopravvissute.
15.000.000 di anni fa, le regioni montuose dell’Eurasia si stavano alzando ed una certa attività vulcanica ebbe luogo in tutte queste regioni, ma niente di paragonabile alle colate di lava dell’emisfero occidentale. Queste condizioni instabili prevalevano in tutto il mondo.
Lo Stretto di Gibilterra si chiuse e la Spagna era collegata all’Africa dal vecchio istmo, ma il Mediterraneo si versava nell’Atlantico tramite uno stretto canale che attraversava la Francia, con picchi montuosi e terre alte che formavano delle isole sopra questo mare antico. Più tardi questi mari europei cominciarono a ritirarsi. Più tardi ancora il Mediterraneo fu collegato con l’Oceano Indiano, mentre alla fine di questo periodo la regione di Suez si elevò, cosicché il Mediterraneo fu trasformato per un certo tempo in un mare interno salato.
Il ponte terrestre dell’Islanda fu sommerso e le acque artiche si mescolarono con quelle dell’Oceano Atlantico. La costa atlantica dell’America del Nord si raffreddò rapidamente, ma la costa del Pacifico rimase più calda di quanto lo è ora. Le grandi correnti oceaniche circolavano e rendevano il clima quasi come quello odierno.
I mammiferi continuarono ad evolversi. Enormi branchi di cavalli si unirono ai cammelli nelle pianure occidentali dell’America del Nord; questa fu veramente l’era dei cavalli come pure degli elefanti. Il cervello del cavallo segue per qualità animale quello dell’elefante, ma è decisamente inferiore su un punto: il cavallo non vinse mai completamente la sua radicata propensione a fuggire quando è spaventato. Il cavallo manca del controllo emotivo dell’elefante, mentre l’elefante è grandemente condizionato dalla sua taglia e dalla mancanza di agilità. Durante questo periodo si evolvé un animale che era un po’ simile all’elefante e al cavallo, ma fu ben presto distrutto dalla famiglia dei felini in rapido aumento.
Mentre Urantia sta entrando nella cosiddetta “era senza cavalli”, dovreste soffermarvi a meditare su ciò che significò questo animale per i vostri antenati. Gli uomini usarono prima i cavalli per nutrirsi, poi per viaggiare ed infine in agricoltura ed in guerra. Il cavallo ha servito a lungo l’umanità ed ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della civiltà umana.
Gli sviluppi biologici di questo periodo contribuirono molto a preparare il terreno per l’apparizione successiva dell’uomo. Nell’Asia centrale si svilupparono i veri tipi di scimmia primitiva e di gorilla a partire da un antenato comune ora estinto. Ma nessuna di queste specie è collegata con la linea degli esseri viventi destinati a divenire più tardi gli antenati della razza umana.
La famiglia canina era rappresentata da parecchi gruppi, in particolare da lupi e da volpi; la tribù dei felini era rappresentata da pantere e da grandi tigri dai denti a sciabola, e queste ultime comparvero dapprima nell’America del Nord. Le famiglie feline e canine moderne crebbero di numero in tutto il mondo. Donnole, martore, lontre e procioni prosperarono e si moltiplicarono nelle latitudini settentrionali.
Gli uccelli continuarono ad evolversi senza subire grandi cambiamenti. I rettili erano simili ai tipi moderni—serpenti, coccodrilli e tartarughe.
In tal modo giungeva al termine un periodo della storia del mondo molto interessante e movimentato. Quest’era dell’elefante e del cavallo è conosciuta sotto il nome di Miocene.