I serafini del quarto ordine sono assegnati alle funzioni amministrative dei sistemi locali. Essi sono nativi delle capitali dei sistemi, ma stazionano in gran numero sui mondi delle dimore, sulle sfere morontiali e sui pianeti abitati. I serafini del quarto ordine sono per natura dotati di straordinarie capacità amministrative. Essi sono gli abili assistenti dei direttori delle divisioni minori del governo universale di un Figlio Creatore e si occupano principalmente degli affari dei sistemi locali e dei mondi che li compongono. Essi sono organizzati per servire nel modo seguente:
1. Assistenti Amministrativi. Questi abili serafini sono gli assistenti diretti di un Sovrano del Sistema, un Figlio Lanonandek primario. Essi sono d’inestimabile aiuto nell’esecuzione dei complessi dettagli del lavoro esecutivo della capitale di un sistema. Servono inoltre come agenti personali dei dirigenti del sistema, andando e venendo in gran numero dai vari mondi di transizione ai pianeti abitati, eseguendo molti incarichi per il benessere del sistema e nell’interesse fisico e biologico dei suoi mondi abitati.
Questi stessi amministratori serafici sono assegnati anche ai governi dei governanti dei mondi, i Principi Planetari. La maggior parte dei pianeti di un dato universo è sotto la giurisdizione di un Figlio Lanonandek secondario, ma su certi mondi, come Urantia, c’è stato un fallimento del piano divino. In caso di defezione di un Principe Planetario, questi serafini sono assegnati agli amministratori fiduciari Melchizedek ed ai loro successori nell’autorità planetaria. L’attuale governante in funzione di Urantia è assistito da un corpo di mille serafini di questo versatile ordine.
2. Guide di Giustizia. Questi sono gli angeli che presentano il sommario delle testimonianze concernenti il benessere eterno degli uomini e degli angeli quando tali questioni pervengono in giudizio nei tribunali di un sistema o di un pianeta. Essi preparano le comparse di tutte le udienze preliminari implicanti la sopravvivenza dei mortali, comparse che sono successivamente portate con i fascicoli di tali casi davanti ai tribunali superiori dell’universo e del superuniverso. La difesa di tutti i casi di dubbia sopravvivenza è preparata da questi serafini, che hanno una perfetta comprensione di tutti i dettagli di ogni aspetto di ciascun capo d’accusa formulato dagli amministratori della giustizia dell’universo.
Questi angeli non hanno la missione di vincere o di ritardare la giustizia, ma piuttosto di assicurare che a tutte le creature sia applicata una giustizia infallibile con generosa misericordia ed in equità. Questi serafini operano spesso sui mondi locali, comparendo di solito davanti alle terne arbitrali delle commissioni di conciliazione—i tribunali per i malintesi minori. Molti di quelli che hanno servito un tempo come guide di giustizia nei regni inferiori appaiono più tardi come Voci della Misericordia nelle sfere superiori e su Salvington.
Nella ribellione di Lucifero in Satania pochissime guide di giustizia andarono perdute, ma più di un quarto degli altri serafini amministratori e degli ordini inferiori di ministri serafici furono sviati ed ingannati dai sofismi di una libertà personale sfrenata.
3. Interpreti della Cittadinanza Cosmica. Quando i mortali ascendenti hanno completato la preparazione sui mondi delle dimore, il primo apprendistato di studenti nella carriera universale, è loro permesso gioire delle soddisfazioni transitorie di una relativa maturità—la cittadinanza della capitale del sistema. Benché il raggiungimento di ogni meta ascendente sia una reale conquista, in senso più ampio tali mete sono semplicemente delle pietre miliari sul lungo sentiero che porta al Paradiso. Ma per quanto relativi possano essere questi successi, a nessuna creatura evoluzionaria è mai negata la piena, seppure provvisoria, soddisfazione del raggiungimento di una meta. Di tanto in tanto c’è una pausa nell’ascensione al Paradiso, un breve attimo di tregua durante il quale gli orizzonti dell’universo sono immobili, lo status delle creature è stazionario e la personalità assapora la dolcezza del raggiungimento della meta.
Il primo di questi periodi nella carriera di un ascendente mortale avviene sulla capitale di un sistema locale. Durante questa pausa come cittadini di Jerusem voi tenterete di esprimere nella vita di creatura le cose che avete acquisito durante le otto precedenti esperienze di vita—comprendenti Urantia ed i sette mondi delle dimore.
Gli interpreti serafici della cittadinanza cosmica guidano i nuovi cittadini delle capitali del sistema e stimolano il loro apprezzamento per le responsabilità di un governo d’universo. Questi serafini sono anche strettamente associati ai Figli Materiali nell’amministrazione dei sistemi, mentre costoro illustrano la responsabilità e la moralità della cittadinanza cosmica ai mortali materiali sui mondi abitati.
4. Stimolatori della Moralità. Sui mondi delle dimore voi cominciate ad imparare l’autogoverno a beneficio di tutti gli interessati. La vostra mente apprende la cooperazione, apprende il modo di fare dei progetti con altri esseri più saggi. Sulle capitali dei sistemi gli insegnanti serafici stimoleranno ancora di più il vostro apprezzamento per la moralità cosmica—per le interazioni tra libertà e lealtà.
Che cos’è la lealtà? È il frutto di un apprezzamento intelligente della fratellanza universale. Non si può prendere tanto e non dare nulla. Via via che salite la scala della personalità, voi imparate prima ad essere leali, poi ad amare, poi ad essere filiali, e poi potete essere liberi. Ma finché non sarete dei finalitari, finché non avrete raggiunto le perfezione della lealtà, non potrete realizzare da voi stessi la finalità della libertà.
Questi serafini insegnano la fruttuosità della pazienza; insegnano che la stagnazione è morte certa, ma che la crescita troppo rapida è ugualmente suicida; che come una goccia d’acqua scende da un livello più alto verso uno più basso e, continuando a scorrere, scende sempre più in basso attraverso una successione di piccole cascate, così avviene verso l’alto per il progresso nei mondi morontiali e spirituali—e altrettanto lentamente e per stadi altrettanto graduali.
Ai mondi abitati gli stimolatori della moralità descrivono la vita mortale come una catena ininterrotta di molti anelli. Il vostro breve soggiorno su Urantia, su questa sfera d’infanzia umana, è solo un singolo anello, il primissimo di una lunga catena che si estende attraverso gli universi e lungo le ere eterne. Non è tanto importante quello che apprendete in questa prima vita; è l’esperienza di vivere questa vita che è importante. Anche il lavoro di questo mondo, per quanto elevato sia, non è affatto così importante quanto il modo in cui effettuate questo lavoro. Non c’è alcuna ricompensa materiale per una vita retta, ma c’è una profonda soddisfazione—una coscienza di compimento—e ciò trascende ogni possibile ricompensa materiale.
Le chiavi del regno dei cieli sono: sincerità, maggior sincerità e ancora più sincerità. Tutti gli uomini posseggono queste chiavi. Gli uomini se ne servono—si elevano in status spirituale—per mezzo di decisioni, altre decisioni ed ancor più decisioni. La scelta morale più elevata è la scelta del valore più alto possibile, e sempre—in ogni sfera, in tutte le sfere—questa è la scelta di fare la volontà di Dio. Se un uomo fa questa scelta è grande, anche se è il cittadino più umile di Jerusem o anche l’ultimo dei mortali di Urantia.
5. I Trasportatori. Questi sono i serafini trasportatori che operano nei sistemi locali. In Satania, il vostro sistema, essi trasportano passeggeri da o per Jerusem e servono anche come trasportatori interplanetari. Raramente passa un giorno in cui un serafino trasportatore di Satania non depositi sulle rive di Urantia qualche studente visitatore o qualche altro viaggiatore di natura spirituale o semispirituale. Questi stessi attraversatori dello spazio vi porteranno un giorno da uno dei vari mondi del gruppo che forma la capitale del sistema all’altro, e quando la vostra assegnazione a Jerusem sarà terminata, essi vi porteranno fino ad Edentia. Ma in nessuna circostanza vi riporteranno sul mondo di vostra origine umana. Un mortale non ritorna mai sul suo pianeta natale durante la dispensazione della sua esistenza temporale, e se dovesse tornarvi durante una successiva dispensazione, sarebbe accompagnato da un serafino trasportatore del gruppo della capitale dell’universo.
6. Gli Archivisti. Questi serafini sono i custodi dei triplici archivi dei sistemi locali. Il tempio degli archivi sulla capitale di un sistema è una struttura straordinaria, per un terzo materiale, costituita di metalli e di cristalli luminosi; per un terzo morontiale, fabbricata con una combinazione d’energia materiale e spirituale, ma al di là del campo visivo umano; e per un terzo spirituale. Gli archivisti di quest’ordine dirigono e mantengono questo triplice sistema di archivi. Gli ascendenti mortali consulteranno prima gli archivi materiali, i Figli Materiali e gli esseri superiori di transizione consultano quelli delle sale morontiali, mentre i serafini e le personalità spirituali superiori del regno esaminano i documenti della sezione spirituale.
7. Le Riserve. I serafini amministratori del corpo di riserva di Jerusem trascorrono molto del loro tempo d’attesa a visitare, come compagni spirituali, i mortali ascendenti appena arrivati dai vari mondi del sistema—i diplomati accreditati dei mondi delle dimore. Uno dei piaceri del vostro soggiorno su Jerusem durante i periodi di vacanza sarà di andare a trovare questi serafini del corpo di riserva in attesa, che hanno tanto viaggiato ed accumulato tante esperienze, e parlare con loro.
Sono proprio le relazioni amichevoli come queste che rendono la capitale di un sistema così cara ai mortali ascendenti. Su Jerusem voi troverete la prima mescolanza di Figli Materiali, di angeli e di pellegrini ascendenti. Qui fraternizzano esseri che sono totalmente spirituali e semispirituali con individui che sono appena emersi dall’esistenza materiale. Qui le forme mortali sono talmente modificate e la capacità umana di reazione alla luce talmente ampliata che tutti sono in grado di godere di un reciproco riconoscimento e di un’affettuosa comprensione della loro personalità.