Alcuni istanti dopo il loro arrivo al campo, Gesù disse loro: “Amici e fratelli miei, il mio tempo con voi è ora pochissimo, e desidero che ci appartiamo per pregare nostro Padre che è nei cieli di darci la forza per sostenerci in quest’ora e per il futuro in tutta l’opera che dobbiamo compiere in nome suo.”
Dopo aver parlato così, egli li condusse a breve distanza sull’Oliveto, ed in piena vista di Gerusalemme li invitò ad inginocchiarsi su una larga roccia piatta in cerchio attorno a lui, come avevano fatto nel giorno della loro ordinazione; e poi, mentre egli stava là in piedi in mezzo a loro glorificato nella dolce luce lunare, alzò gli occhi al cielo e pregò:
“Padre, la mia ora è venuta; glorifica ora tuo Figlio affinché il Figlio possa glorificare te. So che mi hai dato piena autorità su tutte le creature viventi del mio regno, ed io darò la vita eterna a tutti coloro che diverranno figli di Dio per fede. E questa è la vita eterna: che le mie creature ti conoscano come il solo vero Dio e Padre di tutti, e che credano in colui che hai mandato in questo mondo. Padre, io ti ho esaltato sulla terra ed ho portato a termine l’opera che mi hai dato da compiere. Ho quasi terminato il mio conferimento ai figli da noi stessi creati; non mi rimane che abbandonare la mia vita nella carne. Ed ora, o Padre mio, glorificami con la gloria che avevo presso di te prima che questo mondo fosse ed accoglimi ancora una volta alla tua destra.
“Io ti ho manifestato agli uomini che hai scelto dal mondo e che mi hai dato. Essi sono tuoi—come tutta la vita è nelle tue mani—tu me li hai dati ed io ho vissuto tra di loro, insegnando loro la via della vita, ed essi hanno creduto. Questi uomini stanno imparando che tutto ciò che io ho proviene da te, e che la vita che vivo nella carne è destinata a far conoscere mio Padre ai mondi. La verità che tu mi hai dato io l’ho rivelata a loro. Questi miei amici ed ambasciatori hanno sinceramente accettato di ricevere la tua parola. Ho detto loro che sono provenuto da te, che tu mi hai mandato in questo mondo e che sto per ritornare da te. Padre, io prego per questi uomini scelti. E prego per loro non come pregherei per il mondo, ma come per coloro che ho scelto dal mondo per rappresentarmi nel mondo dopo che sarò ritornato alla tua opera, così come io ho rappresentato te in questo mondo durante il mio soggiorno nella carne. Questi uomini sono miei; tu me li hai dati; ma tutte le cose che sono mie sono sempre tue, e tutto ciò che era tuo tu hai ora ordinato che sia mio. Tu sei stato esaltato in me, ed ora io prego di poter essere onorato in questi uomini. Io non posso rimanere più a lungo in questo mondo; sto per ritornare al lavoro che mi hai dato da compiere. Devo lasciare indietro questi uomini a rappresentare noi ed il nostro regno tra gli uomini. Padre, preserva fedeli questi uomini mentre io mi preparo ad abbandonare la mia vita nella carne. Aiuta questi miei amici ad essere uno in spirito, così come noi siamo uno. Finché potevo stare con loro, potevo vegliare su di loro e guidarli, ma ora sto per partire. Rimani vicino a loro, Padre, finché non possiamo inviare il nuovo maestro a confortarli e fortificarli.
“Tu mi hai dato dodici uomini, ed io li ho conservati tutti salvo uno, il figlio della vendetta, che non ha voluto rimanere ancora con noi. Questi uomini sono deboli e fragili, ma so che possiamo avere fiducia in loro; io li ho messi alla prova; essi mi amano, così come riveriscono te. Benché essi debbano soffrire molto a causa mia, io desidero che siano anche ripieni di gioia nella certezza della filiazione nel regno celeste. Ho dato la tua parola a questi uomini ed ho insegnato loro la verità. Il mondo può odiarli, così come ha odiato me, ma io non chiedo che tu li porti fuori dal mondo, ma solo che li preservi dal male che è nel mondo. Santificali nella verità; la tua parola è verità. E come tu hai mandato me in questo mondo, così io sto per mandare questi uomini nel mondo. Per loro io ho vissuto tra gli uomini ed ho consacrato la mia vita al tuo servizio per poterli ispirare e perché fossero purificati attraverso la verità che ho insegnato loro e all’amore che ho rivelato loro. So bene, Padre mio, che non ho bisogno di chiederti di vegliare su questi fratelli dopo che me ne sarò andato; so che tu li ami quanto me, ma faccio questo perché essi possano comprendere meglio che il Padre ama gli uomini mortali come li ama il Figlio.
“Ed ora, Padre mio, vorrei pregare non solo per questi undici uomini, ma anche per tutti gli altri che ora credono, o che potranno credere in seguito nel vangelo del regno grazie alla parola del loro futuro ministero. Io desidero che tutti loro siano uno, così come tu ed io siamo uno. Tu sei in me ed io in te, ed io desidero che questi credenti siano anch’essi in noi; che entrambi i nostri spiriti dimorino in loro. Se i miei figli sono uno come noi siamo uno, e se essi si amano l’un l’altro come io li ho amati, allora tutti gli uomini crederanno che io provengo da te ed accetteranno di ricevere la rivelazione della verità e della gloria che io ho fatto. La gloria che tu mi hai dato io l’ho rivelata a questi credenti. Come tu hai vissuto con me in spirito, così io ho vissuto con loro nella carne. Come tu sei stato uno con me, così io sono stato uno con loro, e così il nuovo maestro sarà sempre uno con loro ed in loro. Ed ho fatto tutto ciò perché i miei fratelli nella carne possano sapere che il Padre li ama quanto li ama il Figlio, e che tu ami loro come ami me. Padre, opera con me per salvare questi credenti, affinché possano presto venire a stare con me in gloria e proseguire poi per unirsi a te nell’abbraccio del Paradiso. Coloro che servono con me nell’umiliazione li vorrei con me in gloria, affinché possano vedere tutto quello che tu hai posto nelle mie mani come messe eterna del seme del tempo nelle sembianze della carne mortale. Io desidero ardentemente mostrare ai miei fratelli terreni la gloria che avevo con te prima della fondazione di questo mondo. Questo mondo conosce molto poco di te, o Padre giusto, ma io ti conosco e ti ho fatto conoscere a questi credenti, ed essi faranno conoscere il tuo nome ad altre generazioni. Ed ora io prometto loro che tu sarai con loro nel mondo come sei stato con me—così sia.”
Gli undici rimasero inginocchiati in questo cerchio attorno a Gesù per parecchi minuti prima di alzarsi e di ritornare in silenzio al campo vicino.
Gesù pregò per l’unità tra i suoi discepoli, ma egli non desiderava l’uniformità. Il peccato crea un livello sterile d’inerzia cattiva, ma la rettitudine nutre lo spirito creativo dell’esperienza individuale nelle realtà viventi della verità eterna e nella comunione progressiva degli spiriti divini del Padre e del Figlio. Nella comunione spirituale del figlio credente con il Padre divino non ci può mai essere finalità dottrinale e superiorità settaria di coscienza di gruppo.
Nel corso di questa preghiera finale con i suoi apostoli il Maestro fece allusione al fatto che egli aveva manifestato il nome del Padre al mondo. E questo è veramente ciò che egli fece rivelando Dio mediante la sua vita perfezionata nella carne. Il Padre che è nei cieli aveva cercato di rivelarsi a Mosè, ma non poté andare oltre che fosse detto “IO SONO”. E quando fu pressato per una maggiore rivelazione di se stesso, fu solo svelato: “IO SONO ciò che IO SONO”. Ma quando Gesù ebbe terminato la sua vita terrena, questo nome del Padre era stato talmente rivelato che il Maestro, che era il Padre incarnato, poteva veramente dire:
Io sono il pane della vita.
Io sono l’acqua vivente.
Io sono la luce del mondo.
Io sono il desiderio di tutte le ere.
Io sono la porta aperta alla salvezza eterna.
Io sono la realtà della vita senza fine.
Io sono il buon pastore.
Io sono il sentiero della perfezione infinita.
Io sono la risurrezione e la vita.
Io sono il segreto della sopravvivenza eterna.
Io sono la via, la verità e la vita.
Io sono il Padre infinito dei miei figli finiti.
Io sono la vera vite; voi siete i tralci.
Io sono la speranza di tutti coloro che conoscono la verità vivente.
Io sono il ponte vivente da un mondo all’altro.
Io sono il legame vivente tra il tempo e l’eternità.
In tal modo Gesù ampliò la rivelazione vivente del nome di Dio per tutte le generazioni. Come l’amore divino rivela la natura di Dio, la verità eterna svela il suo nome in proporzioni sempre maggiori.