Gli Spiriti Maestri sono la sorgente settupla della mente cosmica, il potenziale intellettuale del grande universo. Questa mente cosmica è una manifestazione subassoluta della mente della Terza Sorgente e Centro e, per certi aspetti, è funzionalmente collegata con la mente dell’Essere Supremo in evoluzione.
Su un mondo come Urantia non s’incontra l’influenza diretta dei Sette Spiriti Maestri negli affari delle razze umane. Voi vivete sotto l’influenza diretta dello Spirito Creativo di Nebadon. Tuttavia, questi stessi Spiriti Maestri dominano le reazioni fondamentali della mente di tutte le creature, perché sono la fonte reale dei potenziali intellettuali e spirituali che sono stati specializzati negli universi locali per funzionare nella vita degli individui che abitano i mondi evoluzionari del tempo e dello spazio.
Il fatto della mente cosmica spiega l’affinità di vari tipi di menti umane e superumane. Non solo gli spiriti affini sono attratti gli uni verso gli altri, ma le menti affini sono pure molto fraterne ed inclini a cooperare l’una con l’altra. Si osservano talvolta delle menti umane che seguono vie di sorprendente similarità e d’inspiegabile accordo.
Esiste in tutte le associazioni di personalità della mente cosmica una qualità che si potrebbe denominare la “reazione alla realtà”. È questa dotazione cosmica universale delle creature dotate di volontà che impedisce loro di divenire vittime impotenti di affermazioni aprioristiche emesse dalla scienza, dalla filosofia e dalla religione. Tale sensibilità alla realtà della mente cosmica risponde a certe fasi della realtà esattamente come l’energia-materia risponde alla gravità. Sarebbe ancor più corretto dire che queste realtà supermateriali reagiscono così alla mente del cosmo.
La mente cosmica risponde infallibilmente (riconosce la risposta) su tre livelli di realtà universale. Queste risposte sono evidenti per se stesse alle menti che ragionano con chiarezza e con profondità di pensiero. Questi livelli di realtà sono:
1. La causalità—il dominio della realtà dei sensi fisici, i regni scientifici dell’uniformità logica, la differenziazione tra ciò che è fattuale e ciò che non lo è, le conclusioni riflessive basate sulla risposta cosmica. Questa è la forma matematica della discriminazione cosmica.
2. Il dovere—il dominio della realtà della morale nel regno della filosofia, l’arena della ragione, il riconoscimento del bene e del male relativo. Questa è la forma giudiziale della discriminazione cosmica.
3. L’adorazione—il dominio spirituale della realtà dell’esperienza religiosa, la comprensione personale della fraternità divina, il riconoscimento dei valori spirituali, l’assicurazione della sopravvivenza eterna, l’ascesa dalla condizione di servi di Dio alla gioia e alla libertà dei figli di Dio. Questo è il più alto discernimento della mente cosmica, la forma reverenziale e adoratrice della discriminazione cosmica.
Questi discernimenti scientifici, morali e spirituali, queste risposte cosmiche, sono innati nella mente cosmica che dota tutte le creature volitive. L’esperienza della vita non manca mai di sviluppare queste tre intuizioni cosmiche; esse sono essenziali per l’autocoscienza del pensiero riflessivo. Ma è triste constatare che così poche persone su Urantia provano piacere a coltivare tali qualità di pensiero cosmico coraggioso e indipendente.
Nei conferimenti della mente agli universi locali, questo triplice discernimento della mente cosmica costituisce i presupposti che consentono all’uomo di funzionare come personalità razionale ed autocosciente nei domini della scienza, della filosofia e della religione. In altri termini, il riconoscimento della realtà di queste tre manifestazioni dell’Infinito avviene per mezzo di una tecnica cosmica di autorivelazione. L’energia-materia è riconosciuta con la logica matematica dei sensi; la mente-ragione conosce intuitivamente il proprio dovere morale; lo spirito-fede (l’adorazione) è la religione della realtà dell’esperienza spirituale. Questi tre fattori basilari del pensare riflessivo possono essere unificati e coordinati nello sviluppo della personalità, o possono diventare sproporzionati e virtualmente discordanti nelle loro rispettive funzioni. Ma quando vengono unificati, essi producono un forte carattere consistente nella correlazione di una scienza fattuale, di una filosofia morale e di un’esperienza religiosa autentica. Sono queste tre intuizioni cosmiche che danno una validità obiettiva, una realtà, all’esperienza dell’uomo nelle cose, nei significati e nei valori, e all’esperienza ch’egli fa con essi.
Il proposito dell’educazione è di sviluppare ed affinare queste doti innate della mente umana; quello della civiltà è di esprimerle; quello dell’esperienza della vita è di realizzarle; quello della religione è di nobilitarle e quello della personalità è di unificarle.