Dopo alcune ore di sonno, quando i dodici si riunirono per una tardiva colazione con Gesù, egli disse: “Ora dovete cominciare il vostro lavoro di predicazione della buona novella e d’istruzione dei credenti. Preparatevi ad andare a Gerusalemme.” Dopo che Gesù ebbe parlato, Tommaso fece appello al suo coraggio per dire: “Maestro, lo so che dovremmo essere pronti a cominciare il lavoro, ma temo che non siamo ancora in grado di compiere questa grande opera. Vorresti consentirci di restare qualche giorno ancora nei paraggi prima d’iniziare il lavoro del regno?” Quando Gesù vide che tutti i suoi apostoli erano presi da questo stesso timore, disse: “Sarà come avete chiesto; resteremo qui fino al giorno successivo al sabato.”
Per settimane e settimane piccoli gruppi di sinceri cercatori della verità, assieme a spettatori curiosi, erano venuti a Betsaida per vedere Gesù. La sua reputazione si era già diffusa nel paese; gruppi d’indagatori erano venuti da città anche lontane come Tiro, Sidone, Damasco, Cesarea e Gerusalemme. Fino ad allora Gesù aveva accolto queste persone e le aveva istruite sul regno, ma il Maestro affidò ora questo lavoro ai dodici. Andrea sceglieva uno degli apostoli e lo assegnava ad un gruppo di visitatori, e talvolta tutti e dodici erano impegnati in questo modo.
Per due giorni essi lavorarono, insegnando di giorno e tenendo riunioni private fino a sera tardi. Il terzo giorno Gesù andò a far visita a Zebedeo e a Salomè, e salutò i suoi apostoli dicendo: “Andate a pescare, a cercare un diversivo liberi da preoccupazioni, oppure a trovare le vostre famiglie.” Il giovedì essi ritornarono per altri tre giorni d’insegnamento.
Durante questa settimana di preparazione Gesù ripeté molte volte ai suoi apostoli i due grandi motivi della sua missione sulla terra dopo il battesimo:
1. Rivelare il Padre agli uomini.
2. Portare gli uomini a divenire autocoscienti—a comprendere per fede che sono i figli dell’Altissimo.
Una settimana di questa esperienza diversificata fece molto per i dodici; alcuni acquisirono anche troppa fiducia in se stessi. Nell’ultimo incontro, la sera dopo il sabato, Pietro e Giacomo vennero da Gesù e gli dissero: “Siamo pronti—andiamo ora a conquistare il regno.” Al che Gesù rispose: “Possa la vostra saggezza eguagliare il vostro zelo ed il vostro coraggio compensare la vostra ignoranza.”
Sebbene gli apostoli non riuscissero a comprendere molto del suo insegnamento, non mancavano di cogliere il significato della vita di affascinante bellezza che egli viveva con loro.