Era il primo aprile dell’anno 24 d.C. quando Gesù lasciò Nazaret per il viaggio con la carovana verso la regione del Mar Caspio. La carovana alla quale Gesù si era unito come conduttore stava andando da Gerusalemme, per la via di Damasco ed il Lago di Urmia, attraverso l’Assiria, la Media e la Partia, fino alla regione sudorientale del Mar Caspio. Passò un anno intero prima che egli tornasse da questo viaggio.
Per Gesù questo viaggio con la carovana fu un’altra avventura di esplorazione e di ministero personale. Egli ebbe un’esperienza interessante con i membri della sua carovana—passeggeri, custodi e conducenti di cammelli. Decine di uomini, di donne e di bambini, residenti lungo la via seguita dalla carovana, vissero una vita più ricca a seguito del loro contatto con Gesù, per loro lo straordinario conduttore di una normale carovana. Non tutti quelli che beneficiarono in queste occasioni del suo ministero personale ne trassero profitto, ma la grande maggioranza di coloro che lo incontrarono e che parlarono con lui furono resi migliori per il resto della loro vita terrena.
Tra tutti i suoi viaggi nel mondo, questo del Mar Caspio fu quello che condusse Gesù più vicino all’Oriente e gli permise di acquisire una comprensione migliore dei popoli dell’Estremo Oriente. Egli stabilì contatti diretti e personali con ciascuna delle razze sopravviventi di Urantia, salvo quella rossa. Trasse uguale piacere dal suo ministero personale verso ciascuna di queste differenti razze e di questi popoli misti, e tutti furono ricettivi alla verità vivente che portava loro. Sia gli Europei dell’Estremo Occidente che gli Asiatici dell’Estremo Oriente prestarono attenzione alle sue parole di speranza e di vita eterna, e furono influenzati in uguale misura dalla vita di servizio amorevole e di ministero spirituale che egli visse tra di loro con tanta grazia.
Il viaggio della carovana riuscì sotto tutti i punti di vista. Questo fu uno degli episodi più interessanti nella vita umana di Gesù, perché egli operò durante quest’anno con funzioni esecutive, essendo responsabile dei beni materiali affidatigli e della salvaguardia dei viaggiatori che facevano parte della carovana. Ed egli adempì i suoi molteplici doveri con fedeltà, efficienza e saggezza estreme.
Al ritorno dalla regione del Caspio, Gesù lasciò la direzione della carovana al Lago di Urmia, dove si fermò per poco più di due settimane. Egli ritornò come passeggero con un’altra carovana a Damasco, dove i proprietari dei cammelli gli chiesero di restare al loro servizio. Declinando questa offerta, egli proseguì il suo viaggio con il convoglio della carovana fino a Cafarnao, dove arrivò il primo aprile dell’anno 25 d.C. Egli non considerava più Nazaret come sua residenza. Cafarnao era divenuta la residenza di Gesù, di Giacomo, di Maria e di Rut. Ma Gesù non visse mai più con la sua famiglia; quando si trovava a Cafarnao abitava presso gli Zebedei.