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Il Supremo e l’Ultimo—tempo e spazio

Il tempo e l’eternità  •  L’onnipresenza e l’ubiquità  •  Le relazioni tra il tempo e lo spazio  •  La causalità primaria e secondaria  •  L’onnipotenza e la co-possibilità  •  L’onnipotenza e l’onnifacenza  •  L’onniscienza e la predestinazione  •  Il controllo ed il supercontrollo  •  I meccanismi dell’universo  •  Le funzioni della provvidenza

RIGUARDO alle diverse nature della Deità, si può dire che:

118:0.2

1. Il Padre è l’io autoesistente.

118:0.3

2. Il Figlio è l’io coesistente.

118:0.4

3. Lo Spirito è l’io esistente congiuntamente.

118:0.5

4. Il Supremo è l’io esperienziale-evoluzionario.

118:0.6

5. Il Settuplo è la divinità autodistributiva.

118:0.7

6. L’Ultimo è l’io trascendentale-esperienziale.

118:0.8

7. L’Assoluto è l’io esistenziale-esperienziale.

118:0.9

Mentre Dio il Settuplo è indispensabile al completamento evoluzionario del Supremo, il Supremo è pure indispensabile all’emersione finale dell’Ultimo. E la presenza duale del Supremo e dell’Ultimo costituisce l’associazione basilare della Deità subassoluta e derivata, perché essi sono interdipendenti e complementari nel compimento del destino. Insieme essi costituiscono il ponte esperienziale che collega gli inizi ed i completamenti di ogni crescita creativa nell’universo maestro.

118:0.10

La crescita creativa è incessante, ma sempre soddisfacente; è infinita in estensione, ma sempre punteggiata da quei momenti di soddisfazione della personalità nel raggiungimento di mete provvisorie che servono così efficacemente da preludio alla mobilitazione per nuove avventure di crescita cosmica, di esplorazione universale e di raggiungimento della Deità.

118:0.11

Benché il dominio della matematica sia costellato di limiti qualitativi, esso offre alla mente finita una base concettuale per contemplare l’infinità. Non c’è alcun limite quantitativo per i numeri, anche nella comprensione di una mente finita. Per quanto grande sia il numero concepito, voi potete sempre immaginare di aggiungervi un’unità. Ed inoltre potete comprendere che esso è al di sotto dell’infinità, perché per quante volte voi ripetiate questa addizione al numero, potete sempre aggiungerne uno di più.

118:0.12

Allo stesso tempo le serie infinite possono essere totalizzate ad un dato punto qualunque, e questo totale (o più esattamente un subtotale) procura ad una data persona, in un dato momento e status, la pienezza della dolcezza di aver raggiunto una meta. Ma presto o tardi questa stessa persona comincia a desiderare ed a bramare mete nuove e più grandi, e tali avventure di crescita si rinnoveranno eternamente nella pienezza dei tempi e nei cicli dell’eternità.

118:0.13

Ogni era successiva dell’universo è il preludio dell’era seguente di crescita cosmica, ed ogni epoca dell’universo fornisce un destino immediato a tutti gli stadi precedenti. Havona, in sé e per sé, è una creazione perfetta ma limitata nella sua perfezione. La perfezione di Havona, che si estende nei superuniversi evoluzionari, vi trova non soltanto un destino cosmico, ma anche la liberazione dai limiti dell’esistenza preevoluzionaria.


 
 
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Il Libro di Urantia