L’unità del Tutto Supremo dipende dall’unificazione progressiva delle parti finite. L’attuazione del Supremo è il risultato e la causa di queste stesse unificazioni dei fattori di supremazia—i creatori, le creature, le intelligenze e le energie degli universi.
Durante le ere in cui la sovranità della Supremazia si sviluppa nel tempo, il potere onnipotente del Supremo dipende dagli atti di divinità di Dio il Settuplo, mentre sembra esserci una relazione particolarmente stretta tra l’Essere Supremo e l’Attore Congiunto, insieme con le sue personalità primarie, i Sette Spiriti Maestri. Lo Spirito Infinito, in qualità di Attore Congiunto, opera in molti modi che compensano l’incompletezza della Deità evoluzionaria e mantengono relazioni molto strette con il Supremo. Questa intimità di relazioni è condivisa in una certa misura da tutti gli Spiriti Maestri, ma specialmente dallo Spirito Maestro Numero Sette che parla per il Supremo. Questo Spirito Maestro conosce il Supremo ed è in contatto personale con lui.
All’inizio della progettazione del piano superuniversale della creazione, gli Spiriti Maestri si sono uniti alla Trinità ancestrale per la creazione congiunta dei quarantanove Spiriti Riflettivi, e contemporaneamente l’Essere Supremo ha operato creativamente per portare al loro apice gli atti congiunti della Trinità del Paradiso e dei figli creativi della Deità del Paradiso. Apparve Majeston, e da allora ha sempre focalizzato la presenza cosmica della Mente Suprema, mentre gli Spiriti Maestri continuano ad essere le sorgenti e centri del vasto ministero della mente cosmica.
Ma gli Spiriti Maestri continuano nella supervisione degli Spiriti Riflettivi. Il Settimo Spirito Maestro (nella sua supervisione generale di Orvonton dall’universo centrale) è in contatto personale con i Sette Spiriti Riflettivi situati su Uversa (e ne ha il supercontrollo). Nel suo controllo e nella sua amministrazione nel superuniverso e tra i superuniversi egli è in contatto riflettivo con gli Spiriti Riflettivi del suo stesso tipo situati su ciascuna capitale di superuniverso.
Questi Spiriti Maestri non solo sostengono ed accrescono la sovranità della Supremazia, ma sono a loro volta incaricati secondo i propositi creativi del Supremo. In generale le creazioni collettive degli Spiriti Maestri sono di ordine quasi materiale (direttori di potere ecc.), mentre le loro creazioni individuali sono di ordine spirituale (supernafini ecc.). Ma quando gli Spiriti Maestri produssero collettivamente i Sette Spiriti dei Circuiti in risposta alla volontà ed al proposito dell’Essere Supremo, si deve notare che i frutti di questo atto creativo furono spirituali, non materiali o quasi materiali.
E come avviene con gli Spiriti Maestri dei superuniversi, così avviene con i governanti trini di queste supercreazioni—gli Antichi dei Giorni. Queste personificazioni del giudizio con giustizia della Trinità nel tempo e nello spazio sono i punti d’appoggio per la mobilitazione del potere onnipotente del Supremo, servendo da settupli punti focali per l’evoluzione della sovranità trinitaria nei domini del tempo e dello spazio. Dalla loro posizione di vantaggio, a metà strada tra il Paradiso ed i mondi in evoluzione, questi sovrani di origine Trinitaria vedono, conoscono e coordinano entrambe le vie.
Ma sono gli universi locali i veri laboratori in cui sono compiuti gli esperimenti mentali, le avventure galattiche, gli sviluppi della divinità ed i progressi della personalità che, quando sono cosmicamente sommati, costituiscono la base effettiva sulla quale il Supremo sta portando a termine l’evoluzione della deità nell’esperienza e per mezzo dell’esperienza.
Negli universi locali anche i Creatori si evolvono: la presenza dell’Attore Congiunto si evolve da un punto vivente di potere fino allo status della personalità divina di uno Spirito Madre d’Universo; il Figlio Creatore si evolve dalla natura di divinità paradisiaca esistenziale fino alla natura esperienziale di sovranità suprema. Gli universi locali sono i punti di partenza della vera evoluzione, il terreno in cui germogliano le sincere personalità imperfette, dotate della libera scelta di diventare cocreatrici di se stesse quali dovranno essere.
I Figli Magistrali, nei loro conferimenti sui mondi evoluzionari, acquisiscono alla fine una natura che esprime la divinità del Paradiso in unificazione esperienziale con i valori spirituali più elevati della natura materiale umana. Ed attraverso questi ed altri conferimenti i Micael Creatori acquisiscono similmente la natura ed i punti di vista cosmici dei figli del loro stesso universo locale. Questi Figli Creatori Maestri si avvicinano al completamento dell’esperienza subsuprema, e quando la sovranità sul loro universo locale si estende fino ad inglobare gli Spiriti Creativi associati, si può dire che si avvicina ai confini della supremazia entro i potenziali attuali del grande universo in evoluzione.
Quando i Figli di conferimento rivelano agli uomini nuove vie per trovare Dio, non creano questi sentieri che permettono di raggiungere la divinità; piuttosto illuminano le grandi vie eterne di progressione che conducono attraverso la presenza del Supremo alla persona del Padre del Paradiso.
L’universo locale è il punto di partenza per le personalità che sono più lontane da Dio e che possono perciò fare il più alto grado d’esperienza dell’ascensione spirituale nell’universo e possono raggiungere la massima partecipazione esperienziale nella cocreazione di se stessi. Questi stessi universi locali offrono anche la più grande profondità possibile di esperienza alle personalità discendenti che, grazie ad essa, raggiungono qualcosa che per loro è altrettanto significativo quanto per una creatura in evoluzione lo è l’ascensione al Paradiso.
L’uomo mortale sembra essere necessario alla piena funzione di Dio il Settuplo nella misura in cui questo raggruppamento di divinità culmina nel Supremo in corso d’attuazione. Ci sono molti altri ordini di personalità universali che sono ugualmente necessarie all’evoluzione del potere onnipotente del Supremo, ma questa descrizione è presentata per l’edificazione degli esseri umani, per cui è largamente limitata ai fattori operanti nell’evoluzione di Dio il Settuplo che concernono l’uomo mortale.