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L’Aggiustatore e l’anima

7. Il problema dell’Aggiustatore

111:7.1

L’incertezza nella sicurezza è l’essenza dell’avventura del Paradiso—incertezza nel tempo e nella mente, incertezza sugli avvenimenti dello svolgimento dell’ascensione al Paradiso; sicurezza nello spirito e nell’eternità, sicurezza nella fiducia incondizionata del figlio creatura nella compassione divina e nell’amore infinito del Padre Universale; incertezza quale cittadino senza esperienza dell’universo; sicurezza quale figlio ascendente nelle dimore universali di un Padre onnipotente, infinitamente saggio e amorevole.

111:7.2

Posso esortarvi a prestare attenzione al lontano eco del fedele appello che l’Aggiustatore rivolge alla vostra anima? L’Aggiustatore interiore non può arrestare o alterare materialmente la lotta della vostra carriera nel tempo; l’Aggiustatore non può diminuire le sofferenze della vostra vita mentre viaggiate in questo mondo di tribolazioni. L’abitante divino può solo attendere pazientemente mentre voi combattete la battaglia della vita qual è vissuta sul vostro pianeta; ma voi potreste, se solo voleste—mentre lavorate e siete preoccupati, mentre lottate e vi affannate—permettere al valente Aggiustatore di combattere con voi e per voi. Potreste essere talmente confortati ed ispirati, affascinati ed incuriositi, se solo voleste permettere all’Aggiustatore di presentare costantemente il quadro del movente reale, della meta finale e del proposito eterno di tutta questa difficile ed ardua lotta con i problemi ordinari del vostro mondo materiale attuale.

111:7.3

Perché non aiutate l’Aggiustatore nel compito di mostrarvi la contropartita spirituale di tutti questi strenui sforzi materiali? Perché non permettete all’Aggiustatore di fortificarvi con le verità spirituali del potere cosmico mentre lottate contro le difficoltà temporali dell’esistenza di creatura? Perché non incoraggiate l’aiutante divino a confortarvi con la chiara visione del panorama eterno della vita universale mentre considerate con perplessità i problemi dell’ora che passa? Perché rifiutate di essere illuminati ed ispirati dal punto di vista dell’universo mentre vi affannate in mezzo agli ostacoli del tempo e vi dibattete nel dedalo delle incertezze che punteggiano il vostro tragitto di vita mortale? Perché non consentite all’Aggiustatore di spiritualizzare i vostri pensieri, anche se i vostri piedi devono calpestare i sentieri materiali dello sforzo terreno?

111:7.4

Le razze umane superiori di Urantia sono mischiate in modo complesso; sono una mescolanza di molte razze e stirpi di origine differente. Questa natura composita rende estremamente difficile per i Monitori lavorare efficacemente durante la vita ed accresce nettamente i problemi dell’Aggiustatore e del serafino guardiano dopo la morte. Non molto tempo fa mi trovavo su Salvington ed ascoltai un guardiano del destino presentare un rapporto formale per giustificare le difficoltà di ministero verso il suo soggetto mortale. Questo serafino disse:

111:7.5

“Gran parte della mia difficoltà era dovuta all’interminabile conflitto tra le due nature del mio soggetto: la spinta dell’ambizione ostacolata dall’indolenza animale; gli ideali di un popolo superiore contrastati dagli istinti di una razza inferiore; i propositi elevati di una grande mente avversati dagli impulsi di un’eredità primitiva; la visione a lungo termine di un Monitore lungimirante contrastata dalla ristrettezza d’idee di una creatura del tempo; i piani progressivi di un essere ascendente modificati dai desideri e dalle brame di una natura materiale; i lampi dell’intelligenza universale annullati dagli imperativi chimici-energetici della razza in evoluzione; la pressione degli angeli osteggiata dalle emozioni di un animale; l’istruzione di un intelletto annullata dalle tendenze dell’istinto; l’esperienza dell’individuo contrastata dalle tendenze accumulate dalla razza; gli scopi del migliore sovrastati dall’inclinazione del peggiore; lo slancio del genio neutralizzato dalla gravità della mediocrità; il progresso del buono ritardato dall’inerzia del malvagio; l’arte del bello insudiciata dalla presenza del male; la capacità di recupero della salute neutralizzata dalla debilitazione della malattia; la fontana della fede inquinata dai veleni della paura; la sorgente della gioia resa amara dalle acque del dolore; la contentezza dell’anticipazione disillusa dall’amarezza della realizzazione; le gioie della vita sempre minacciate dalle tristezze della morte. Quale vita su questo pianeta! Tuttavia, a causa dell’aiuto e dell’incitamento costanti dell’Aggiustatore di Pensiero, quest’anima ha raggiunto un buon grado di felicità e di successo, ed è appena ascesa alle sale di giudizio dei mondi delle dimore.”

111:7.6

[Presentato da un Messaggero Solitario di Orvonton.]


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