L’Isola centrale finisce bruscamente alla sua periferia, ma le sue dimensioni sono così enormi che questo angolo terminale è relativamente indiscernibile all’interno di una qualsiasi area circoscritta. La superficie periferica del Paradiso è occupata in parte dai campi d’arrivo e di partenza dei vari gruppi di personalità spirituali. Poiché le zone dello spazio non penetrato giungono a ridosso della periferia, tutti i trasporti di personalità aventi per destinazione il Paradiso atterrano in queste regioni. Né il Paradiso superiore né quello inferiore sono avvicinabili dai supernafini trasportatori o da altri tipi di attraversatori dello spazio.
I Sette Spiriti Maestri hanno le loro sedi personali di potere e d’autorità sulle sette sfere dello Spirito, che circolano attorno al Paradiso nello spazio tra i globi splendenti del Figlio ed il circuito interno dei mondi di Havona, ma essi mantengono una sede focale di forza sulla periferia del Paradiso. In questo luogo le presenze lentamente circolanti dei Sette Direttori Supremi di Potere indicano la posizione delle sette stazioni di emissione di certe energie del Paradiso proiettate come un lampo verso i sette superuniversi.
Qui, sul Paradiso periferico, vi sono le enormi aree di esposizione storica e profetica assegnate ai Figli Creatori e dedicate agli universi locali del tempo e dello spazio. Troviamo esattamente settemila miliardi di questi spazi storici già allestiti o di riserva, ma l’intera esposizione occupa soltanto il quattro per cento circa della parte di area periferica destinata a tale scopo. Noi ne desumiamo che queste vaste riserve appartengano a creazioni che saranno situate un giorno oltre i confini dei sette superuniversi attualmente conosciuti ed abitati.
La porzione di Paradiso che è stata assegnata ad uso degli universi esistenti è occupata solo dall’uno al quattro per cento, mentre l’area riservata a questa attività è almeno un milione di volte quella effettivamente necessaria a tal fine. Il Paradiso è abbastanza grande da accogliere le attività di una creazione quasi infinita.
Ma ogni ulteriore tentativo di farvi visualizzare le glorie del Paradiso sarebbe inutile. Voi dovete aspettare, ed ascendere mentre aspettate, perché in verità “l’occhio non ha visto, né l’orecchio ha udito, né la mente dell’uomo mortale ha immaginato le cose che il Padre Universale ha preparato per coloro che sopravvivono alla vita nella carne sui mondi del tempo e dello spazio”.