Tra tutte le associazioni assolute, la Trinità del Paradiso (la prima triunità) è unica come associazione esclusiva della Deità personale. Dio agisce come Dio solo in relazione a Dio ed a coloro che possono conoscere Dio, ma come Deità assoluta agisce soltanto nella Trinità del Paradiso ed in rapporto alla totalità dell’universo.
La Deità Eterna è perfettamente unificata; ciò nondimeno vi sono tre persone della Deità perfettamente individualizzate. La Trinità del Paradiso rende possibile l’espressione simultanea di tutta la diversità dei tratti di carattere e dei poteri infiniti della Prima Sorgente e Centro e dei suoi eterni coordinati, e di tutta l’unità divina delle funzioni universali della Deità indivisa.
La Trinità è un’associazione di persone infinite operanti in una funzione non personale, ma senza contravvenire alla personalità. L’esempio è grossolano, ma un padre, un figlio ed un nipote potrebbero formare un’entità corporativa che sarebbe non personale, ma soggetta tuttavia alle loro volontà personali.
La Trinità del Paradiso è reale. Essa esiste come unione della Deità del Padre, del Figlio e dello Spirito; eppure il Padre, il Figlio o lo Spirito, o due qualsiasi di loro, possono funzionare in relazione con la stessa Trinità del Paradiso. Il Padre, il Figlio e lo Spirito possono collaborare in maniera non trinitaria, ma non come tre Deità. In quanto persone essi possono collaborare come vogliono, ma ciò non è la Trinità.
Ricordate sempre che quello che lo Spirito Infinito fa è la funzione dell’Attore Congiunto. Il Padre ed il Figlio operano entrambi in lui, per mezzo di lui ed in quanto lui. Ma sarebbe futile tentare di chiarire il mistero della Trinità: tre come uno ed in uno, ed uno come due ed agente per due.
La Trinità è talmente collegata all’insieme delle vicende universali che è necessario tenere conto di essa nei nostri tentativi di spiegare la totalità di un avvenimento cosmico isolato o di una relazione di personalità. La Trinità funziona su tutti i livelli del cosmo e l’uomo mortale è limitato al livello finito; l’uomo perciò si deve accontentare di un concetto finito della Trinità in quanto Trinità.
Come mortali nella carne dovreste considerare la Trinità secondo la vostra illuminazione individuale ed in armonia con le reazioni della vostra mente e della vostra anima. Voi potete conoscere molto poco dell’assolutezza della Trinità, ma via via che ascenderete verso il Paradiso proverete molte volte stupore di fronte alle rivelazioni successive e alle scoperte inattese della supremazia e dell’ultimità della Trinità, se non della sua assolutezza.