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Fascicolo 81
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Lo sviluppo della civiltà moderna

2. Gli strumenti della civiltà

81:2.1

La crescita della cultura è fondata sullo sviluppo degli strumenti della civiltà. E gli strumenti che gli uomini utilizzarono nella loro ascesa dallo stato selvaggio furono efficaci giusto nella misura in cui liberarono l’energia umana per svolgere compiti più elevati.

81:2.2

Voi che vivete oggi in un quadro moderno di cultura fiorente e d’iniziale progresso negli affari sociali, che disponete realmente di un po’ di tempo libero per riflettere sulla società e sulla civiltà, non dovete perdere di vista il fatto che i vostri antenati primitivi avevano molto poco tempo libero da dedicare a riflessioni profonde e a meditazioni sociali.

81:2.3

I primi quattro grandi progressi nella civiltà umana furono:

81:2.4

1. La conquista del fuoco.

81:2.5

2. L’addomesticamento degli animali.

81:2.6

3. L’asservimento dei prigionieri.

81:2.7

4. La proprietà privata.

81:2.8

Anche se il fuoco, la prima grande scoperta, alla fine aprì le porte del mondo scientifico, per l’uomo primitivo risultava di scarso valore a tale riguardo. Egli rifiutava di riconoscere le cause naturali come spiegazioni dei fenomeni comuni.

81:2.9

Quando si chiese da dove venisse il fuoco, la semplice storia di Andon e della selce fu subito sostituita dalla leggenda di come un certo Prometeo lo rubò dal cielo. Gli antichi cercavano una spiegazione soprannaturale per tutti i fenomeni naturali che uscivano dai limiti della loro comprensione personale; e molti moderni continuano a fare altrettanto. La spersonalizzazione dei cosiddetti fenomeni naturali ha richiesto delle ere, e non è ancora completata. Ma la franca, onesta ed intrepida ricerca delle vere cause ha dato origine alla scienza moderna: essa ha trasformato l’astrologia in astronomia, l’alchimia in chimica e la magia in medicina.

81:2.10

Nell’era anteriore alle macchine il solo modo con cui l’uomo poteva compiere un lavoro senza farlo lui stesso era di utilizzare un animale. L’addomesticamento degli animali mise nelle sue mani degli strumenti viventi, il cui impiego intelligente preparò la via all’agricoltura e ai trasporti. Senza questi animali l’uomo non avrebbe potuto elevarsi dal suo stato primitivo ai livelli della civiltà successiva.

81:2.11

La maggior parte degli animali adatti all’addomesticamento si trovava in Asia, specialmente nelle regioni centrali e sudoccidentali. Questa fu una delle ragioni per cui la civiltà progredì più rapidamente in quella zona che in altre parti del mondo. Molti di questi animali erano già stati addomesticati due volte, e nell’epoca andita furono domati ancora una volta. Ma il cane era sempre rimasto con i cacciatori dopo essere stato adottato dagli uomini blu molto, molto tempo prima.

81:2.12

Gli Anditi del Turkestan furono i primi popoli ad addomesticare in modo esteso il cavallo, e questa è un’altra ragione per cui la loro cultura fu così a lungo predominante. Verso il 5.000 a.C. gli agricoltori della Mesopotamia, del Turkestan e della Cina avevano cominciato ad allevare pecore, capre, mucche, cammelli, cavalli, volatili ed elefanti. Essi impiegavano come bestie da soma il bue, il cammello, il cavallo e lo yak. Un tempo l’uomo era lui stesso la bestia da soma. Un capo della razza blu ebbe un tempo centomila uomini nella sua colonia di portatori.

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L’istituzione della schiavitù e della proprietà privata di terre sopraggiunse con l’agricoltura. La schiavitù elevò il livello di vita dei padroni e procurò loro maggior tempo libero per la cultura sociale.

81:2.14

Il selvaggio è uno schiavo della natura, ma la civiltà scientifica conferisce lentamente all’umanità una libertà crescente. Grazie agli animali, al fuoco, al vento, all’acqua, all’elettricità e ad altre fonti d’energia non ancora scoperte, l’uomo si è liberato, e continuerà a liberarsi, dalla necessità di lavorare senza sosta. Indipendentemente dai problemi provvisori causati dall’invenzione prolifica di macchinari, i benefici finali che deriveranno da queste invenzioni meccaniche sono inestimabili. La civiltà non può mai fiorire, e men che meno stabilizzarsi, prima che l’uomo abbia del tempo libero per pensare, per fare progetti, per immaginare nuovi e migliori metodi di fare le cose.

81:2.15

All’inizio l’uomo s’impadronì semplicemente del suo rifugio, visse sotto delle sporgenze rocciose o abitò in caverne. Poi adattò certi materiali naturali quali il legno e la pietra alla creazione di capanne per la famiglia. Infine entrò nello stadio creativo di costruzione delle abitazioni, imparando a fabbricare mattoni ed altri materiali da costruzione.

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I popoli degli altopiani del Turkestan furono i primi tra le razze più moderne a costruire le loro abitazioni di legno, case abbastanza simili alle prime capanne di tronchi dei pionieri americani. In tutte le pianure furono costruite dimore umane in mattoni crudi; più tardi in mattoni cotti.

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Le antiche razze fluviali costruivano le loro capanne piantando lunghi pali in cerchio nel terreno; le sommità dei pali venivano poi unite, formando un’intelaiatura per la capanna che era intrecciata con canne trasversali in modo che l’insieme della costruzione somigliava ad un enorme cesto rovesciato. Questa struttura poteva poi essere ricoperta con argilla e, dopo l’essiccamento al sole, si disponeva di un’abitazione impermeabile molto comoda.

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Fu da queste capanne primitive che ebbe origine in modo indipendente l’idea successiva d’intrecciare ogni sorta di cesti. In un gruppo sorse l’idea di fare del vasellame osservando gli effetti prodotti dallo spalmare su queste intelaiature di legno l’argilla bagnata. La pratica d’indurire il vasellame con la cottura fu scoperta quando una di queste capanne primitive ricoperte d’argilla s’incendiò accidentalmente. Le arti dell’antichità ebbero spesso origine da circostanze fortuite della vita quotidiana dei popoli primitivi. Questo almeno fu quasi del tutto vero per i progressi evoluzionari dell’umanità fino alla venuta di Adamo.

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Anche se la ceramica era stata inizialmente introdotta dal personale del Principe circa mezzo milione di anni fa, la fabbricazione di recipienti d’argilla era praticamente cessata da più di centocinquantamila anni. Solo i Noditi pre-Sumeri della costa del golfo continuarono a fabbricare recipienti d’argilla. L’arte della ceramica fu ripresa durante i tempi di Adamo. La propagazione di quest’arte avvenne simultaneamente con l’estensione delle aree desertiche dell’Africa, dell’Arabia e dell’Asia centrale, e si diffuse in successive ondate di tecnica migliorata dalla Mesopotamia a tutto l’emisfero orientale.

81:2.20

Queste civiltà dell’era andita non possono essere sempre tracciate secondo gli stadi della loro ceramica o di altre arti. Il corso normale dell’evoluzione umana fu enormemente complicato dai regimi di Dalamatia e di Eden. Capita spesso che i vasi e gli utensili più tardivi siano inferiori ai prodotti iniziali dei popoli anditi più puri.


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