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Il Giardino di Eden

I Noditi e gli Amadoniti  •  La progettazione del Giardino  •  L’ubicazione del Giardino  •  L’allestimento del Giardino  •  L’ambiente del Giardino  •  L’Albero della Vita  •  Il destino di Eden

LA decadenza culturale e l’indigenza spirituale risultanti dalla caduta di Caligastia e dal conseguente disordine sociale ebbero scarso effetto sullo status fisico o biologico dei popoli di Urantia. L’evoluzione organica proseguì di buon passo, del tutto indipendentemente dal regresso culturale e morale che seguì così rapidamente la disaffezione di Caligastia e di Daligastia. E venne il momento nella storia planetaria, circa quarantamila anni fa, in cui i Portatori di Vita in servizio presero atto che da un punto di vista puramente biologico il progresso evolutivo delle razze di Urantia era prossimo al suo culmine. Gli amministratori fiduciari Melchizedek, condividendo questa opinione, accettarono subito di unirsi ai Portatori di Vita per chiedere agli Altissimi di Edentia di far ispezionare Urantia in vista di autorizzare l’invio di elevatori biologici, un Figlio ed una Figlia Materiali.

73:0.2

Questa richiesta fu rivolta agli Altissimi di Edentia perché essi avevano esercitato una giurisdizione diretta su molti affari di Urantia dopo la caduta di Caligastia e la vacanza temporanea di autorità su Jerusem.

73:0.3

Tabamantia, supervisore sovrano della serie di mondi decimali o sperimentali, venne ad ispezionare il pianeta, e dopo la sua verifica del progresso razziale, raccomandò debitamente che fossero assegnati ad Urantia dei Figli Materiali. Poco meno di cento anni dopo questa ispezione, Adamo ed Eva, un Figlio ed una Figlia Materiali del sistema locale, arrivarono e cominciarono il loro difficile compito di tentare di sbrogliare gli affari confusi di un pianeta ritardato dalla ribellione e messo al bando dall’isolamento spirituale.


 
 
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Il Libro di Urantia