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Fascicolo 67
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La ribellione planetaria

6. Van—il tenace

67:6.1

I seguaci di Van si ritirarono presto sugli altopiani occidentali dell’India, dove furono al riparo dagli attacchi delle razze disorientate delle pianure, e da questo luogo di rifugio essi predisposero i piani per la riabilitazione del mondo, come i loro antichi predecessori Badoniti avevano un tempo inconsapevolmente lavorato per il benessere dell’umanità poco prima della nascita delle tribù Sangik.

67:6.2

Prima dell’arrivo degli amministratori fiduciari Melchizedek, Van affidò la gestione degli affari umani a dieci commissioni di quattro membri ciascuna, gruppi identici a quelli del regime del Principe. I Portatori di Vita residenti più anziani assunsero temporaneamente la direzione di questo consiglio di quaranta, che funzionò per tutti i sette anni di attesa. Gruppi simili di Amadoniti assunsero queste responsabilità quando i trentanove membri leali del personale ritornarono a Jerusem.

67:6.3

Tali Amadoniti discendevano dal gruppo di 144 Andoniti leali al quale apparteneva Amadon e che era divenuto noto con il suo nome. Questo gruppo comprendeva trentanove uomini e centocinque donne. Di questi, cinquantasei avevano uno status d’immortalità e tutti (eccetto Amadon) furono trasferiti con i membri leali del gruppo. I restanti membri di questo nobile gruppo continuarono la loro opera sulla terra sino alla fine della loro vita di mortali sotto la direzione di Van e di Amadon. Essi furono il lievito biologico che si moltiplicò e continuò a fornire la guida per il mondo durante le lunghe epoche oscure dell’era posteriore alla ribellione.

67:6.4

Van fu lasciato su Urantia fino ai tempi di Adamo, rimanendo come capo titolare di tutte le personalità superumane operanti sul pianeta. Lui e Amadon furono sostentati mediante la tecnica dell’albero della vita, in congiunzione con il ministero speciale di vita dei Melchizedek, per più di centocinquantamila anni.

67:6.5

Gli affari di Urantia furono a lungo amministrati da un consiglio di amministratori fiduciari planetari, dodici Melchizedek, confermati dal mandato del sovrano senior della costellazione, l’Altissimo Padre di Norlatiadek. Associato agli amministratori fiduciari Melchizedek c’era un consiglio consultivo costituito da: uno degli aiuti leali del Principe decaduto, i due Portatori di Vita residenti, un Figlio Trinitizzato in fase di apprendistato, un Figlio Istruttore volontario, un Brillante Astro della Sera di Avalon (periodicamente), i capi dei serafini e dei cherubini, alcuni consulenti provenienti da due pianeti vicini, il direttore generale della vita angelica subordinata e Van, il comandante in capo delle creature intermedie. Urantia fu governato ed amministrato in tal modo fino all’arrivo di Adamo. Non c’è da stupirsi che al leale e coraggioso Van sia stato assegnato un posto nel consiglio degli amministratori fiduciari planetari che amministrò così a lungo gli affari di Urantia.

67:6.6

I dodici amministratori fiduciari Melchizedek di Urantia realizzarono un’opera eroica. Essi preservarono i resti della civiltà e la loro politica planetaria fu fedelmente eseguita da Van. Entro mille anni dalla ribellione egli aveva disseminato nel mondo più di trecentocinquanta gruppi progrediti. Questi avamposti di civiltà erano in maggior parte composti di discendenti degli Andoniti leali leggermente incrociati con le razze Sangik, in particolare con gli uomini blu e con i Noditi.

67:6.7

Nonostante il terribile regresso causato dalla ribellione c’erano molte buone stirpi biologicamente promettenti sulla terra. Sotto la supervisione degli amministratori fiduciari Melchizedek, Van e Amadon continuarono la loro opera per favorire l’evoluzione naturale della razza umana, portando avanti l’evoluzione fisica dell’uomo fino a raggiungere quel risultato finale che giustificasse l’invio di un Figlio e di una Figlia Materiali su Urantia.

67:6.8

Van e Amadon restarono sulla terra fino a poco dopo l’arrivo di Adamo ed Eva. Alcuni anni dopo furono trasferiti a Jerusem, dove Van fu riunito al suo Aggiustatore in attesa. Van serve ora nell’interesse di Urantia aspettando l’ordine di riprendere il lungo, lungo cammino verso la perfezione del Paradiso e verso il destino non rivelato del Corpo dei Mortali della Finalità in corso di costituzione.

67:6.9

Si deve tenere presente che quando Van si appellò agli Altissimi di Edentia dopo che Lucifero ebbe sostenuto Caligastia su Urantia, i Padri della Costellazione notificarono una decisione immediata di appoggio a Van su tutti i punti della sua tesi. Questo verdetto non lo raggiunse perché i circuiti planetari di comunicazione furono interrotti durante la sua trasmissione. Soltanto recentemente questa decisione tangibile fu scoperta in possesso di un ritrasmettitore di energia presso il quale era rimasta bloccata dal momento dell’isolamento di Urantia. Senza tale scoperta, fatta a seguito di ricerche da parte degli intermedi di Urantia, la diffusione di questa decisione avrebbe atteso la reintegrazione di Urantia nei circuiti della costellazione. Questo apparente incidente nelle comunicazioni interplanetarie divenne possibile perché i trasmettitori di energia possono ricevere e trasmettere notizie, ma non possono dare avvio alle comunicazioni.

67:6.10

Lo status tecnico di Van negli archivi giuridici di Satania non fu effettivamente e definitivamente stabilito fino a quando questa decisione dei Padri di Edentia non fu registrata su Jerusem.


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