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Fascicolo 67
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La ribellione planetaria

3. I sette anni cruciali

67:3.1

Lo scoppio della ribellione su Jerusem, capitale di Satania, fu diffuso dal consiglio dei Melchizedek. I Melchizedek incaricati dei casi d’emergenza furono immediatamente inviati a Jerusem, e Gabriele si offrì volontario per rappresentare il Figlio Creatore, la cui autorità era stata messa in discussione. All’annuncio dello stato di ribellione in Satania il sistema fu isolato, messo in quarantena, dagli altri sistemi fratelli. Vi fu “guerra nel cielo” nella capitale di Satania ed essa si estese a tutti i pianeti del sistema locale.

67:3.2

Su Urantia quaranta membri del gruppo corporale dei cento (compreso Van) rifiutarono di unirsi all’insurrezione. Molti assistenti umani del personale (modificati ed altri) furono anch’essi nobili e coraggiosi difensori di Micael e del suo governo universale. Ci fu una terribile perdita di personalità tra i serafini e i cherubini. Quasi la metà dei serafini amministratori e di transizione assegnati al pianeta si unirono al loro capo e a Daligastia per appoggiare la causa di Lucifero. Quarantamilacentodiciannove creature intermedie primarie si unirono a Caligastia, ma i rimanenti rimasero fedeli al loro incarico.

67:3.3

Il Principe traditore riunì le creature intermedie sleali ed altri gruppi di personalità ribelli e li organizzò perché eseguissero i suoi ordini, mentre Van riunì gli intermedi leali ed altri gruppi fedeli e cominciò la grande battaglia per la salvezza del personale planetario e delle altre personalità celesti isolate.

67:3.4

Durante questa battaglia i lealisti s’installarono in un insediamento scarsamente protetto e senza mura situato a pochi chilometri ad est di Dalamatia, ma le loro abitazioni erano sorvegliate giorno e notte dai vigili e sempre attenti intermedi leali, i quali avevano in loro possesso l’inestimabile albero della vita.

67:3.5

Allo scoppio della ribellione alcuni cherubini e serafini leali, con l’aiuto di tre intermedi fedeli, assunsero la custodia dell’albero della vita e permisero solo ai quaranta lealisti del personale ed ai loro associati umani modificati di mangiare i frutti e le foglie di questa pianta energetica. Ce n’erano cinquantasei di questi Andoniti modificati associati al gruppo; sedici assistenti Andoniti del gruppo sleale si erano rifiutati di entrare nella ribellione con i loro capi.

67:3.6

Per tutti i sette anni cruciali della ribellione di Caligastia, Van si dedicò totalmente a servire la sua armata leale di uomini, d’intermedi e di angeli. L’acume spirituale e la fermezza morale che permisero a Van di conservare un tale atteggiamento incrollabile di fedeltà al governo dell’universo erano il prodotto di una mente lucida, di un ragionamento saggio, di un giudizio logico, di una motivazione sincera, di un disegno altruista, di una lealtà intelligente, di una memoria esperienziale, di un carattere disciplinato e di una dedizione indiscussa della sua personalità a fare la volontà del Padre del Paradiso.

67:3.7

Questi sette anni di attesa furono un periodo d’esame di coscienza e di disciplina dell’anima. Tali crisi negli affari dell’universo dimostrano l’enorme influenza della mente come fattore di scelta spirituale. Educazione, formazione ed esperienza sono fattori che partecipano alla maggior parte delle decisioni vitali di tutte le creature morali evoluzionarie. Ma è assolutamente possibile che lo spirito interiore entri in contatto diretto con i poteri che determinano le decisioni della personalità umana e conferisca così, alla volontà totalmente consacrata della creatura, il potere di compiere degli atti stupefacenti di devozione leale alla volontà e alle vie del Padre paradisiaco. E questo è proprio ciò che avvenne nell’esperienza di Amadon, l’associato umano modificato di Van.

67:3.8

Amadon è l’eroe umano più rimarchevole della ribellione di Lucifero. Questo discendente maschio di Andon e Fonta fu uno dei cento mortali che fornirono il plasma vitale al gruppo del Principe, e a partire da quell’avvenimento fu assegnato a Van come suo associato ed assistente umano. Amadon scelse di restare al fianco del suo capo durante tutta la lunga ed aspra lotta. E fu uno spettacolo ispirante vedere questo figlio delle razze evoluzionarie rimanere insensibile alle sofisticherie di Daligastia mentre per tutti i sette anni di lotta lui ed i suoi associati leali resistevano con fermezza incrollabile a tutti gli insegnamenti ingannevoli del brillante Caligastia.

67:3.9

Caligastia, con un massimo d’intelligenza ed una vasta esperienza negli affari dell’universo, si smarrì—abbracciò il peccato. Amadon, con un minimo d’intelligenza ed una totale assenza di esperienza universale, rimase saldo nel servizio dell’universo e nella fedeltà al suo associato. Van utilizzò la mente e lo spirito in una magnifica ed efficace combinazione di determinazione intellettuale e d’intuizione spirituale, raggiungendo così un livello esperienziale di realizzazione della personalità dell’ordine più elevato possibile. Mente e spirito, quando sono pienamente uniti, sono un potenziale per la creazione di valori superumani ed anche di realtà morontiali.

67:3.10

Si potrebbero raccontare infiniti avvenimenti sensazionali di questi tragici giorni. Ma alla fine la decisione definitiva dell’ultima personalità fu presa, ed allora, e soltanto allora, un Altissimo di Edentia arrivò con i Melchizedek incaricati delle situazioni d’emergenza per impadronirsi dell’autorità su Urantia. Gli archivi panoramici del regno di Caligastia su Jerusem furono cancellati ed iniziò l’era di prova della riabilitazione planetaria.


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