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Fascicolo 66
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Il Principe Planetario di Urantia

1. Il Principe Caligastia

66:1.1

Caligastia era un Figlio Lanonandek, numero 9.344 dell’ordine secondario. Egli aveva acquisito esperienza nell’amministrazione degli affari dell’universo locale in generale e, in epoche più recenti, nella direzione del sistema locale di Satania in particolare.

66:1.2

Anteriormente al regno di Lucifero in Satania, Caligastia era stato assegnato al consiglio consultivo dei Portatori di Vita su Jerusem. Lucifero elevò Caligastia inserendolo nel suo gruppo personale, e questi compì in modo soddisfacente cinque successive missioni d’onore e di fiducia.

66:1.3

Caligastia cercò molto presto di ottenere un incarico come Principe Planetario, ma ripetutamente, quando la sua richiesta fu sottoposta all’approvazione dei consigli della costellazione, non ricevette l’assenso dei Padri della Costellazione. Caligastia sembrava particolarmente desideroso di essere inviato come governante planetario su un mondo decimale o di modificazione della vita. La sua domanda fu respinta parecchie volte prima che egli fosse alla fine assegnato ad Urantia.

66:1.4

Caligastia lasciò Jerusem per il suo incarico di dominare un pianeta con un invidiabile passato di fedeltà e di devozione al benessere del suo universo d’origine e di residenza, nonostante una certa caratteristica instabilità unita ad una tendenza a dissentire dall’ordine stabilito in talune questioni minori.

66:1.5

Io ero presente su Jerusem quando il brillante Caligastia partì dalla capitale del sistema. Nessun principe planetario s’imbarcò mai per una carriera di governo planetario con un’esperienza preparatoria più ricca né con prospettive migliori di quelle che aveva Caligastia in quel giorno memorabile di mezzo milione di anni fa. Una cosa è certa: mentre io eseguivo il mio incarico di trasmettere il racconto di quell’avvenimento sui canali di trasmissione dell’universo locale, non ho mai nutrito per un solo istante, nemmeno al minimo grado, l’idea che questo nobile Lanonandek avrebbe tradito così presto la sua sacra missione di custode planetario e macchiato così orribilmente il buon nome del suo ordine elevato di figli dell’universo. Io consideravo veramente Urantia come uno dei cinque o sei pianeti più fortunati di tutto Satania perché avrebbe avuto una tale mente sperimentata, brillante ed originale alla guida degli affari mondiali. Io non compresi allora che Caligastia si stava insidiosamente innamorando di se stesso; allora non capivo così pienamente le sottigliezze dell’orgoglio personale.


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