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Fascicolo 190

Le apparizioni morontiali di Gesù

Gli annunciatori della risurrezione  •  L’apparizione di Gesù a Betania  •  A casa di Giuseppe  •  L’apparizione ai Greci  •  La camminata con due fratelli

IL GESÙ risorto si prepara ora a trascorrere un breve periodo su Urantia allo scopo di fare l’esperienza della carriera morontiale ascendente di un mortale dei regni. Benché questo periodo di vita morontiale sia trascorso sul mondo della sua incarnazione mortale, sarà tuttavia, sotto tutti gli aspetti, la contropartita dell’esperienza dei mortali di Satania che passano per la vita morontiale progressiva dei sette mondi delle dimore di Jerusem.

190:0.2

Tutto questo potere che è innato in Gesù—la dotazione della vita—e che gli ha permesso di risuscitare dalla morte, è il dono stesso della vita eterna che egli effonde sui credenti al regno e che anche ora rende certa la loro risurrezione dai vincoli della morte naturale.

190:0.3

I mortali dei regni si leveranno nel giorno della risurrezione con lo stesso tipo di corpo morontiale o di transizione che aveva Gesù quando uscì dalla tomba questa domenica mattina. Questi corpi non hanno circolazione sanguigna e tali esseri non mangiano cibo materiale ordinario; tuttavia, queste forme morontiali sono reali. Quando i vari credenti videro Gesù dopo la sua risurrezione, lo videro realmente; non erano vittime autoilluse di visioni o di allucinazioni.

190:0.4

Una fede incrollabile nella risurrezione di Gesù fu la caratteristica cardinale della fede di tutti i rami dell’insegnamento iniziale del vangelo. A Gerusalemme, Alessandria, Antiochia e Filadelfia, tutti gli insegnanti del vangelo si unirono in questa fede implicita nella risurrezione del Maestro.

190:0.5

Esaminando il ruolo preminente che svolse Maria Maddalena nella proclamazione della risurrezione del Maestro, bisognerebbe ricordare che Maria era la principale portavoce del corpo femminile, come Pietro lo era per gli apostoli. Maria non era a capo di queste donne che lavoravano per il regno, ma era la loro principale insegnante e portavoce pubblica. Maria era divenuta una donna di grande circospezione, cosicché la sua audacia nel rivolgersi ad un uomo che riteneva il sorvegliante del giardino di Giuseppe indica soltanto quanto fosse atterrita di trovare la tomba vuota. Furono la profondità e l’angoscia del suo amore, la pienezza della sua devozione, che le fecero dimenticare per un istante la convenzionale riservatezza dell’approccio di una donna ebrea ad uno straniero.


 
 
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Il Libro di Urantia