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Fascicolo 154
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Gli ultimi giorni a Cafarnao

4. Sabato sera a Cafarnao

154:4.1

Questo sabato sera, a Cafarnao, un gruppo di cinquanta cittadini eminenti si riunì nella sinagoga per discutere l’urgente questione: “Che cosa faremo di Gesù?” Essi parlarono e dibatterono fino a dopo mezzanotte, ma non riuscirono a trovare un terreno d’intesa. A parte alcune persone inclini a credere che Gesù potesse essere il Messia, o almeno un sant’uomo, o forse un profeta, l’assemblea era divisa in quattro gruppi pressoché uguali che sostenevano, rispettivamente, i seguenti punti di vista su Gesù:

154:4.2

1. Che era un illuso ed inoffensivo fanatico religioso.

154:4.3

2. Che era un pericoloso ed astuto agitatore che poteva fomentare una ribellione.

154:4.4

3. Che era alleato con i demoni, che poteva anche essere un principe dei demoni.

154:4.5

4. Che era fuori di sé, che era un folle, uno squilibrato mentale.

154:4.6

Si parlò molto delle dottrine predicate da Gesù che erano di turbamento per il popolo comune; i suoi nemici sostennero che i suoi insegnamenti erano impraticabili, che tutto sarebbe andato a rotoli se ciascuno avesse fatto uno sforzo onesto per vivere conformemente alle sue idee. E gli uomini di molte generazioni successive hanno detto le stesse cose. Molti uomini intelligenti e bene intenzionati, anche nell’epoca più illuminata di queste rivelazioni, sostengono che la civiltà moderna non avrebbe potuto essere costruita sugli insegnamenti di Gesù—ed essi hanno parzialmente ragione. Ma tutti questi dubitatori dimenticano che avrebbe potuto essere costruita una civiltà molto migliore sui suoi insegnamenti, ed un giorno lo sarà. Questo mondo non ha mai tentato seriamente di mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù su vasta scala, nonostante siano stati fatti spesso dei timidi tentativi di seguire le dottrine del cosiddetto Cristianesimo.


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