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Fascicolo 14
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L’universo centrale e divino

4. Le creature dell’universo centrale

14:4.1

Sui mondi di Havona vi sono sette forme fondamentali di cose e di esseri viventi, e ciascuna di queste forme basilari esiste in tre fasi distinte. Ognuna di queste tre fasi è divisa in settanta divisioni maggiori, ed ogni divisione maggiore è composta di mille divisioni minori con altre suddivisioni ancora, e così via. Questi gruppi di vita basilari possono essere classificati come segue:

14:4.2

1. Materiale.

14:4.3

2. Morontiale.

14:4.4

3. Spirituale.

14:4.5

4. Absonito.

14:4.6

5. Ultimo.

14:4.7

6. Coassoluto.

14:4.8

7. Assoluto.

14:4.9

La decadenza e la morte non fanno parte del ciclo della vita sui mondi di Havona. Nell’universo centrale gli esseri viventi inferiori subiscono la trasmutazione della materializzazione. Essi cambiano forma e manifestazione, ma non si dissolvono per processo di decadimento e di morte delle cellule.

14:4.10

I nativi di Havona sono tutti la progenie della Trinità del Paradiso. Essi non hanno per genitori delle creature e sono esseri che non si riproducono. Noi non possiamo descrivere la creazione di questi cittadini dell’universo centrale, esseri che non sono mai stati creati. L’intera storia della creazione di Havona è un tentativo di rendere temporale e spaziale un fatto di eternità che non ha relazione alcuna con il tempo o con lo spazio quali l’uomo mortale li concepisce. Ma dobbiamo concedere alla filosofia umana un punto di partenza; anche le personalità molto al di sopra del livello umano necessitano di un concetto di “inizio”. Nondimeno il sistema Paradiso-Havona è eterno.

14:4.11

I nativi di Havona vivono sul miliardo di sfere dell’universo centrale nello stesso senso in cui altri ordini di cittadinanza permanente abitano nelle loro rispettive sfere di nascita. Come l’ordine materiale di filiazione gestisce l’economia materiale, intellettuale e spirituale di un miliardo di sistemi locali in un superuniverso, così, in senso più esteso, i nativi di Havona vivono ed operano sul miliardo di mondi dell’universo centrale. Voi potreste forse considerare questi Havoniani come creature materiali nel senso in cui il termine “materiale” si potrebbe estendere per descrivere le realtà fisiche dell’universo divino.

14:4.12

C’è una vita che è propria di Havona e che ha un significato in se stessa e da se stessa. Gli Havoniani assistono in molti modi coloro che discendono dal Paradiso e coloro che salgono dai superuniversi, ma essi vivono anche delle vite che sono uniche nell’universo centrale e che hanno un significato relativo del tutto indipendente sia dal Paradiso che dai superuniversi.

14:4.13

Come l’adorazione dei figli per fede dei mondi evoluzionari serve a soddisfare l’amore del Padre Universale, così l’adorazione eccelsa delle creature di Havona appaga gl’ideali perfetti di bellezza e di verità divine. Mentre i mortali si sforzano di fare la volontà di Dio, questi esseri dell’universo centrale vivono per soddisfare gl’ideali della Trinità del Paradiso. Nella loro natura stessa essi sono la volontà di Dio. L’uomo gioisce nella bontà di Dio, gli Havoniani esultano nella divina bellezza, mentre entrambi beneficiano del ministero liberatorio della verità vivente.

14:4.14

Gli Havoniani hanno al tempo stesso dei destini di loro scelta per il presente e dei destini non rivelati per il loro futuro. E c’è una progressione delle creature native che è peculiare dell’universo centrale, una progressione che non implica né l’ascensione al Paradiso né la penetrazione nei superuniversi. Questa progressione verso uno status più elevato su Havona può essere indicata nel modo seguente:

14:4.15

1. Progresso esperienziale verso l’esterno dal primo al settimo circuito.

14:4.16

2. Progresso verso l’interno dal settimo al primo circuito.

14:4.17

3. Progresso interno ad un circuito—progressione all’interno dei mondi di un dato circuito.

14:4.18

Oltre ai nativi di Havona, gli abitanti dell’universo centrale includono numerose classi di esseri modello per vari gruppi dell’universo—consiglieri, direttori ed istruttori dei loro simili e per i loro simili in tutta la creazione. Tutti gli esseri in tutti gli universi sono formati secondo le linee di qualche ordine di creatura modello vivente su uno del miliardo di mondi di Havona. Anche i mortali del tempo hanno il loro fine ed i loro ideali d’esistenza di creatura sui circuiti esterni di queste sfere modello nei cieli.

14:4.19

Poi ci sono gli esseri che hanno raggiunto il Padre Universale e che hanno facoltà di andare e venire, che sono inviati qua e là negli universi in missioni di servizio speciale. E su ogni mondo di Havona si troveranno i candidati al compimento, quelli che hanno fisicamente raggiunto l’universo centrale, ma che non hanno ancora completato lo sviluppo spirituale che permette loro di richiedere la residenza in Paradiso.

14:4.20

Lo Spirito Infinito è rappresentato sui mondi di Havona da una moltitudine di personalità, di esseri di grazia e di gloria, che amministrano i dettagli degli intricati affari intellettuali e spirituali dell’universo centrale. Su questi mondi di perfezione divina essi compiono il lavoro appropriato per la conduzione normale di questa vasta creazione, ed inoltre eseguono i molteplici compiti d’istruire, preparare ed assistere l’enorme numero di creature ascendenti che sono salite fino alla gloria partendo dai mondi tenebrosi dello spazio.

14:4.21

Vi sono numerosi gruppi di esseri nativi del sistema Paradiso-Havona che non sono in alcun modo associati direttamente con il piano d’ascensione che permette alle creature di raggiungere la perfezione; per tale ragione essi non figurano nelle classificazioni delle personalità presentate alle razze mortali. Sono qui presentati solo i gruppi maggiori di esseri superumani e gli ordini direttamente connessi con la vostra esperienza di sopravvivenza.

14:4.22

Su Havona pullula la vita di esseri intelligenti di ogni fase che là cercano di avanzare dai circuiti inferiori a quelli superiori nel tentativo di raggiungere livelli più elevati di comprensione della divinità ed un maggior apprezzamento dei significati supremi, dei valori ultimi e della realtà assoluta.


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